Folla al Palio di Isola, la Regione: 'Importante custodire la tradizione'
E’ servito lo spareggio nel gioco del Magheér per decretare la contrada vincitrice del 49esimo Palio di Isola Dovarese. Una sfida all’ultimo lancio tra Le Gerre e San Bernardino, con San Giuseppe e Porta Tenca fuori ad applaudire: al tramonto, in coda ad una giornata in cui figuranti e giocatori hanno danzato prima di tutto perché il sole splendesse, il colpo decisivo lo ha messo a segno Stefano Marini, che veste il pantaloncino biancoazzurro de Le Gerre, al quindicesimo trionfo nel Palio. Un’edizione, quella del 2015, che ha fatto registrare il pienone nel sabato del convivio e dello spettacolo, ma che nella domenica decisiva rischiava di doversi inchinare alla pioggia.
Invece anche Giove Pluvio ha strizzato l’occhio al Palio di Isola Dovarese e poco dopo le ore 17, quando le tribune erano ormai gremite, è iniziata la sfilata delle contrade, sono state avviate le danze e si sono alzati i decibel coi tamburi battenti a scandire lo show degli sbandieratori. Applausi a scena aperta per la rievocazione organizzata dalla Pro Loco, che ha visto Le Gerre conquistare anche il premio per la miglior contestualizzazione storica: vestigia, locande e piatti della tradizione si sono impossessati della realtà isolana rimodellandola alla stregua di cinque secoli fa, quando ancora questo borgo cremonese a due passi dal fiume Oglio era parte dello Stato Gonzaghesco.
E non sono mancati i personaggi storici, le vicende dell’epoca: tutto, dai colori ai profumi, dalla musica ai cibi, ha riportato indietro nel tempo, sino al tardo Quattrocento. costante storica è la rivalità tra contrade, sempre vivace ma corretta: Le Gerre che vincono il Palio e potranno esporre il proprio drappo sulla facciata del municipio per i prossimi 365 giorni, avranno di che festeggiare nella notte e nei prossimi mesi.
“Una bellissima serata insieme ad una marea di persone che si sono emozionate nel vedere lo spettacolare Palio di Isola Dovarese”. E’ il commento dell’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, che sabato sera insieme al collega Gianni Fava (Agricoltura) e a molte istituzioni locali, ha partecipato al Palio di Isola Dovarese, che rievoca il periodo di appartenenza di Isola allo Stato Gonzaghesco nella seconda metà del Quattrocento, celebrando la venuta della corte mantovana in forma di festa su pubblica piazza, in onore dei marchesi Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo.
“Vedere tanti giovani – ha detto ancora l’assessore – dedicarsi al Palio e tanti altri gustarselo come spettatori fa ben sperare in un futuro dove la tradizione possa ancora essere custodita con amore. Custodire la tradizione é un dovere di tutte le comunità, per non dimenticare la propria cultura e portarla nel futuro con orgoglio”.
Per sabato è stato allestito uno scenografico banchetto rinascimentale per i nobili signori, con pietanze dai ricettari dell’epoca e un grande spettacolo messo in scena dagli artisti isolani ispirato mito di Apollo e Dafne, con musica dal vivo e fuochi d’artificio.
I figuranti e gli sbandieratori di Isola Dovarese, anticipando il Palio di settembre, sono andati in scena il 28 giugno a Expo, presso il Padiglione di Regione Lombardia. “Una scelta che ha reso il giusto tributo a un evento che – ha sottolineato l’assessore Cappellini – rappresenta una delle più importanti e suggestive manifestazioni storiche della nostra Regione”.
“Il Palio – ha ricordato l’assessore – oltre alla partecipazione all’Esposizione Universale, è stato meritevole di un contributo economico di Regione Lombardia”. “La Giunta Maroni – ha concluso l’assessore – ha particolarmente a cuore le realtà culturali che valorizzano le tradizioni e le specificità delle nostre comunità, e il Palio di Isola Dovarese ne è un bellissimo esempio”.
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