Cronaca

Il governo vuole accorpare a Mantova anche la Questura e il Comando dei VVF Sindacati di polizia all'attacco

Non solo la Prefettura potrebbe chiudere ed essere accorpata a quella di Mantova per volontà del governo (vedi link in basso), anche la Questura di Cremona è a rischio e a allo stesso modo il Comando dei vigili del fuoco. Sul fronte delle forze dell’ordine, il Sindacato autonomo di polizia si scaglia contro i piani di Roma. “Si è tenuta nei giorni scorsi presso il Dipartimento della P.S. una riunione presieduta dal vicecapo della polizia, Matteo Piantedosi, in merito alla riorganizzazione del Ministero dell’Interno – spiega in una nota la segreteria provinciale, guidata da Gianluca Epicoco -. Il progetto presentato è stato fortemente criticato dal Sap poiché ciò che più lo caratterizza riguarda la chiusura di circa 23 Questure e Prefetture, mentre per contro sarà prevista semplicemente una timida rivisitazione delle Direzioni centrali dove le funzioni dell’attuale Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale dovrebbero confluire nell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia”. “L’elenco delle città dove saranno accorpate Questure e Prefetture prevede fra le altre anche Cremona, che dovrebbe essere accorpata a Mantova”, sottolinea il sindacato.

“Ancora una volta – attacca il Sap – si intende tagliare sui presidi territoriali e non sulla elefantiaca macchina burocratica centrale. Nulla è stato detto su quale sarà il modello di sicurezza che verrà attuato nelle 23 province che non avranno più la Questura. Le timide assicurazioni che non vi saranno riduzioni organiche né taglio di posti di funzione non ci convincono e non appaiono coerenti con il nuovo modello proposto dal Regolamento in discussione”.

Il sindacato di polizia è pronto alla protesta: “Oltre a tutto ciò abbiamo evidenziato che questo progetto di riorganizzazione, se non rivisto radicalmente, sarà ancora una volta una occasione persa per una riforma seria e concreta del sistema sicurezza. Il Sap non ci sta e farà tutto quanto è nelle sue possibilità in difesa dei colleghi e delle loro prerogative, compresi gesti di protesta eclatanti se sarà necessario”.

Schierato contro il provvedimento un altro sindacato di polizia, il Coisp che ha criticato fortemente il provvedimento proposto, specificando che !la malsana idea di chiudere 23 Questure su tutto il territorio Italiano (accorpando le loro competenza presso le Questure limitrofe) è un disegno scellerato e pericoloso per il Sistema Sicurezza del Paese, e che mai nella storia della Repubblica Italiana, nessuno aveva pensato di incidere in modo così negativo e pesante sulla sicurezza dei cittadini!.

“Il Coisp- precisa il Segretario Generale Regionale Co.I.S.P. Lombardia Gaspare Liuzza – ha chiesto che il confronto avvenga con il Ministro dell’Interno in quanto è quest’ultimo che, prima dinanzi ai Cittadini e poi ai Poliziotti, si deve assumere la responsabilità di smantellare importanti articolazioni della Polizia di Stato, incidendo in modo profondo e inopportuno sulla sicurezza dei cittadini che risiedono in ventitré provincie Italiane, alcune delle quali anche fortemente aggredite dalla criminalità mafiosa. In Lombardia è prevista la soppressione della Questura e della Prefettura nelle Province di Lecco, Cremona, Lodi e Sondrio (rispettivamente accorpate a Como, Mantova, Pavia e Bergamo), segnando un incredibile arretramento territoriale del Sistema Sicurezza del paese che di fatto con un colpo di spugna viene riportato indietro di 35 anni. Il Coisp è fermamente contrario alla chiusura di tutte le 23 Questure e non intende accettare passivamente né subire questo provvedimento normativo: pertanto, se si persevererà nell’intenzione di adottare questo invasivo provvedimento, il Coisp metterà in campo tutte le iniziative necessarie ad evitare lo smantellamento del Sistema Sicurezza di cui questo progetto è solo l’inizio”.

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