Politica

Inceneritore aperto fino al 2024, parola di Ministro dell'Ambiente

Il Ministro dell’Ambiente Galletti gela le speranze del consiglio comunale di Cremona di vedere spegnere il termocombustore in tempi brevi, grosso modo a tre anni dall’elezione del sindaco Galimberti che l’aveva promesso in campagna elettorale. E nella risposta all’interrogazione del deputato di Sel Franco Bordo fissa anche la data di previsto spegnimento: il 2024. L’interrogazione era datata 10 marzo, la risposta è arrivata oggi, 10 settembre. “L’impianto di incenerimento di Cremona risulta essere individuato, nello schema finale di decreto, come impianto operativo esistente ai fini dell’articolo 35, comma1, del predetto decreto legge trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per l’espressione del prescritto parere lo scorso 27 luglio per una potenzialità, dedicata al trattamento dei rifiuti urbani e assimilati, pari a 58.000 tonnellate anno di rifiuti”.

“Il Contenuto della risposta – afferma Bordo – è grave e pesante, infatti il Governo Renzi ha sancito di ignorare il percorso di dismissione dell’inceneritore di Cremona e gli sforzi fatti non solo dalla Città di Cremona, ma da tutti i 115 Comuni della Provincia che con tempi diversi, da oltre 15 anni sono impegnati nel progressivo aumento della percentuale di rifiuti avviati al recupero e al riciclo, al fine di rendere ambientalmente sostenibile il ciclo di smaltimento dei rifiuti, sostenibilità da realizzarsi anche con la dismissione degli inceneritori. Questa decisione del Governo che ha scelto di passare sopra tutto e tutti è un grave atto contro la sovranità degli enti pubblici territoriali, che più di tutti sono chiamati a farsi realizzatori della volontà dei cittadini, e che a Cremona stanno guidando la Città verso la creazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti, con una consistente riduzione del rifiuto non riciclabile da smaltire in discarico o in inceneritore. Il Governo non solo comunica che l’impianto non si potrà chiudere, ma decide in totale solitudine che i cittadini Cremonesi, che lo vogliano o meno, dovranno respirare i fumi di smaltimento di 58.000 tonnellate annue di rifiuti fino al 2024, provenienti da tutto il Paese. Cremona quindi diverrà un braciere di rifiuti di ogni provenienza, con grande disinteresse da parte del Governo Renzi della salute e della volontà dei cittadini cremonesi, con assoluto disinteresse per l’Amministrazione Comunale e gli sforzi messi in atto per avviare le procedure di spegnimento dell’impianto, con altrettanto disinteresse per tutte quelle Associazioni che hanno proposto e sostengono soluzioni alternative tecnicamente sostenibili”.

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