Cronaca

Topi, sporcizia e discarica a cielo aperto nelle case Aler: la denuncia di un'inquilina disabile

Spazzatura ammonticchiata in cortile, topi che scorrazzano liberamente in cantina e nell’atrio, sporcizia sui muri e a terra, infiltrazioni d’acqua ogni volta che piove: una situazione estrema quella delle case Aler di via Borroni. A denunciare la situazione è un’anziana inquilina disabile, che preferisce mantenere l’anonimato, insieme a Nicla, la volontaria che le da una mano. “I muri sono indecenti, non esiste un regolamento che stabilisca chi deve occuparsi di fare le pulizie, e l’Aler non interviene – continua la donna -. So che non è colpa delle sede di Cremona: ho parlato con il loro geometra pochi giorni fa e mi ha confermato che la casa avrebbe bisogno di un cappotto perché le infiltrazioni si verificano in diversi appartamenti, ma è la sede Brescia che deve dare il via libera per i lavori, e per ora non è arrivato. Quando si era allagata la mia cantina, per lo stesso motivo, ho avuto danni per 200 euro e l’Aler non mi ha mai risarcito”.

A fronte di tutto questo, “gli affitti qui continuano ad aumentare. Ogni anno. Ma il reddito resta sempre lo stesso” continua l’anziana. Mentre la situazione abitativa continua a peggiorare. “Vogliamo parlare dell’area dedicata ai rifiuti? Ho pagato 92 euro di tari, e mi ritrovo un’area che è comune a due condomini e che sembra una discarica a cielo aperto, proprio nell’erba. Per me che sono disabile è impossibile passare con la carrozzina. Una volta ho provato a spostare dei sacchi e mi sono punta con una siringa, così adesso devo fare controlli costanti”. Per quanto riguarda i rifiuti, come se non bastasse, c’è anche il problema dei ritiri: “Ci sarebbe un calendario preciso ma spesso non viene rispettato” denuncia l’inquilina.

“Qualche giorno fa ho anche visto dei topi che giravano in giardino: non è certo un luogo salubre in cui abitare” aggiunge Nicla, la volontaria, che si è offerta di andare a ritinteggiare e pulire almeno il pianerottolo in cui vive la signora. A questo scopo sta cercando volontari che si rendano disponibili a dare una mano, per rendere quella casa un po’ più vivibile. “Ho una pagina Facebook, Palloncini bianchi forever: basta contattarmi lì, per poter dare una mano” conclude la volontaria.

LaBos

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