L'highlander Simone Raineri oro ai Mediterranean Beach Games
Nella foto, Simone Raineri impegnato a Pescara
PESCARA/CASALMAGGIORE – In tanti speravano di vederlo arrivare, domenica pomeriggio, sullo spiaggione di Mezzani in occasione della rassegna ‘Un Po di Sport’, magari vogando insieme al suo predecessore Gianluca Farina. Era persino prevista la sua presenza nell’appuntamento serale di Musica in Castello, per raccontare a giovani e meno giovani come si faccia a 38 anni a credere ancora in una convocazione per le Olimpiadi di Rio 2016. Non poteva esserci, Simone Raineri, perché domenica era in acqua a Pescara dove ha conquistato l’ennesima medaglia d’oro di una carriera da highlander. E’ un combattente, Simone, e l’ha dimostrato ancora una volta ai Beach Games di Pescara, una versione da spiaggia dei Giochi del Mediterraneo. Nella specialità del rowing beach sprint, in cui l’Italia ha fatto incetta di medaglie (ben sette, tre d’oro e quattro di bronzo), il campione casalese delle Fiamme Gialle è riuscito a salire sul gradino più alto del podio nel singolo maschile, battendo per cinquanta centesimi di secondo il tunisino Mohamed Ben Sidhom.
“Felicità alle stelle – ha dichiarato Raineri subito dopo le premiazioni al sito della Federazione Italiana Canottaggio -. Personalmente ci tenevo molto a far bene qui a Pescara, in questa importante manifestazione sportiva del CONI sia perché è la prima edizione e sia perché sono stato scelto come Alfiere delle Delegazione italiana e quindi volevo onorare questa scelta con una vittoria. Per quanto riguarda la gara, io avevo già vogato in competizioni internazionali sul mare, mi riferisco ai Giochi del Mediterraneo nei quali ho conquistato un oro in singolo in Spagna nel 2005 ed un bronzo proprio qui a Pescara nel 2009 in doppio. Voglio sottolineare che quest’evento è stato realizzato magnificamente e quindi mi sento di rivolgere un plauso all’organizzazione. Per quello che mi riguarda è venuta fuori una gara bella, emozionante e divertente. Avevo un po’ di timore nella finale perché mi è stata assegnata la corsia un po’ sfavorevole. Comunque sono orgoglioso di questo risultato, anche perché vincere in singolo è bello per sé stessi ed è un occasione per dimostrare che ci sei e che vali ancora”.
Simone Arrighi
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