Altre case dietro l'ex limonaia di via Cà del Ferro
foto Sessa
Sembra andare in porto una delle trasformazioni urbanistiche previste nel Pgt, votato appena un paio d’anni fa, con la previsione di nuove possibilità edificatorie, concentrate soprattutto in aree dismesse. E’ in pubblicazione il progetto di piano attuativo per l’ambito 14, in via Cà del Ferro, proprio dietro l’ospedale, un progetto che deve fare i conti con la crisi del mercato immobiliare e che sfida i grandi contenitori vuoti e dismessi in centro città. Il Piano è stato approvato lo scorso 22 luglio dalla Giunta e vede due soggetti promotori: la cooperativa Monteverdi e la società Fratelli Damiani, oltre all’associazione Medea Onlus, che da parte sua ha acquisito dal Comune l’utilizzo della ex limonaia, divenuta fulcro del progetto di assistenza per malati oncologici e loro famigliari.
Le case che sorgeranno dietro questo immobile storico, avranno un’altezza massima di 8 metri con relative autorimesse a fianco. Su 7.400 mq di superficie territoriale, poco più di 1.500 mq costituiranno la superficie lorda di pavimento interessata dall’intervento, in massima parte (1290 mq) di proprietà della coop. Monteverdi. 1223 mq di area sarà ceduta al Comune per farne la strada interna di accesso alle nuove abitazioni ed aree destinate a servizi. Praticamente tutto il perimetro del comparto sarà circondato da una fascia verde, per un totale di 1900 mq di verde privato. Otto metri la profondità della fascia verde di rispetto verso l’area agricola confinante a nord; 7,50 quella della fascia verso via Cà del Ferro a sud e l’area agricola ad ovest. Saranno piantumate con essenze di medio – basso fusto.
Come descritto nella relazione tecnica, quest’area che oggi è classificata come agricola incolta, un tempo faceva parte di “Villa Bergiadino” di cui l’ex limonaia, in stile neoclassico con fregi in cotto, e i retrostanti ricoveri per le carrozze costituiscono oggi l’ultimo ricordo.
Giuliana Biagi
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