Economia

Redditi dei cremonesi diminuiti del 2% in sei anni; i 'paperoni' a quota 1,86%

La crisi ha colpito duro anche sui redditi (almeno quelli che non sfuggono al fisco) dei cremonesi, anche se meno di quanto sia successo nel resto d’Italia. Il reddito medio complessivo ai fini Irpef dichiarato nel 2014 (sul 2013) in provincia di Cremona è di 21.606 euro, un calo del 2,03% rispetto al 2008. A livello nazionale la discesa è del 3,27%, con un reddito medio complessivo di 20.243 euro. L’1,86% dei contribuenti cremonesi dichiara redditi oltre i 75mila euro (quello che viene chiamato il ristretto ‘club over 75mila’) mentre a livello nazionale sono di poco superiori, 1,92%. Più consistente, rispetto al dato nazionale, è invece la riduzione del numero di contribuenti: meno 2,55% tra 2013 e 2008, mentre la media nazionale è meno 2,1%. Una fotografia dettagliata, quella elaborata dal Sole24ore del lunedì, che evidenzia come la provincia di Cremona sia tra quelle più stabili dal punto di vista dei redditi, nonostante la fortissima crisi occupazionale che ci vede sempre fanalini di coda in Lombardia per disoccupazione soprattutto tra gli under 30. Forse incide da noi, più che altrove, la massiccia presenza di pensionati: solo questa fascia di reddito copre infatti un terzo di tutti i redditi (dato nazionale). Dati che evidenziano in maniera lampante il perchè della stagnazione economica e dell’ancora assente aumento dei consumi. A soffrire di più sono le province di Siena (meno 6,07%) e Olbia-Tempio (-6,67%), ma ci sono anche province fortunate, solo tre in verità, che mostrano una ripresa dei redditi: Belluno: +1,21%; Bolzano: +1,45%; L’Aquila +1,76%.

Tra le province lombarde, Cremona registra una diminuzione dei redditi inferiore rispetto alle altre della Bassa: Pavia segna -2,93%; Mantova -2,74%; Lodi -2,27%. E anche rispetto a Brescia: -3,85%; Bergamo -4,36%; Milano – 4,52%.

Giuliana Biagi

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