Cronaca

Mercato-Festa Torrone Boschiroli risponde a ‘Fare nuova la città’

Non accennano a placarsi le polemiche tra amministrazione e associazioni degli ambulanti sulla Festa del Torrone, in programma per il weekend del 24-25 ottobre (l’anteprima) e dal 21 al 29 novembre nel centro di Cremona. Durante i giorni del mercato gli ambulanti dovrebbero spostarsi in corso Vittorio Emanuele, una proposta che ha creato forte scompiglio tra i commercianti cremonesi. Sulla vicenda torna ad intervenire Agostino Boschiroli, presidente provinciale Anva Confesercenti, che risponde a ‘Fare nuova la città’, il gruppo che sostiene il sindaco Galimberti in consiglio, secondo cui lo spostamento del mercato in occasione della Festa del Torrone potrebbe essere “un’opportunità da sperimentare”. Nella sua risposta, Boschiroli ha ‘snocciolato’ i numeri della Festa del Torrone e del mercato storico cittadino, “numeri”, ha fatto sapere tramite una nota, “dello studio del Cersi anno 2014 su città commercio vivibilità, studio voluto dall’amministrazione comunale in sinergia con associazioni, quindi dati ufficiali”.

“La festa del torrone porta 200.000 persone per soli nove giorni all’anno.

– 20 anni: è la storicità e presenza sul territorio di tale festa. Non è minimamente dimostrabile da alcun dato il ritorno nei mesi successivi di tale afflusso di persone in termini turistici e di visibilità con ricadute sul territorio.

– Sostegno a realtà produttive (circa 50 anno scorso ) con relativi dipendenti non calcolabili.

– Se non è un evento privato come definire un evento i cui utili non entrano minimamente nelle casse comunali, essendo a plateatico gratuito per l’organizzatore? Anzi, quest’anno ne escono dalle casse pubbliche circa 17000 e molti di più negli anni scorsi”.

“Questi invece i numeri del mercato storico cittadino”, continua il presidente Anva. “Nei giorni di mercato il transito pedonale nel cuore cittadino passa da una media di 58.000 persone al giorno a 97.000 (dati AEM) per 104 giorni all’anno, con relativo indotto per attività di sede fissa (chiedete ai bar),  utilizzo parcheggi, vivibilità città da parte degli stessi cittadini.
– realtà composta da 220 aziende più innumerevoli dipendenti ed indotto alle aziende fornitrici regolarmente iscritte all’anagrafe tributaria.
– 600 anni la storicità di tale evento.
– 300.000 euro circa il plateatico versato da operatori mercato in anticipo nelle casse comunali.
– massimo utilizzo del parcheggio di piazza Marconi nelle mattine di mercato sempre per 104  giorni all’anno”

Per quanto riguarda invece le norme, il presidente provinciale Anva Confesercenti ha ricordato  “l’articolo 21 del regolamento comunale, delibera di giunta 7/7/2011 numero registro 114 mai abrogata, legge Regione Lombardia 6 2010 tutela mercato storici con relativi contributi pubblici da regione a comune per presenza mercato storico, e se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i, vediamo le linee guida festa torrone triennio 2013/14/15 che parole testuali citano: distribuzione degli stand nella più ampia area possibile del centro cittadino con elenco dettagliato delle vie che devono essere interessate dalla festa e non solo piazza stradivari”. “Se poi si vogliono cambiare le carte in tavola”, ha concluso Boschiroli, “questo è un altro discorso, ma anche in questo caso come categoria siamo pronti a confrontarci, possibilmente seduti di persona e non attraverso comunicati stampa”.

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