Cronaca

Mercato-Festa torrone, Confesercenti: 'Bene Carletti, il resto è vuoto politico'

Confesercenti accoglie positivamente le dichiarazioni del consigliere comunale del Psi Paolo Carletti sulla questione mercato-Festa del torrone e se la prende con quello che definisce un “vuoto politico” dalle parti dell’Amministrazione comunale sulla vicenda. “Leggiamo con piacere finalmente – dichiara Agostino Boschiroli, presidente provinciale Anva Confesercenti – una presa di posizione politica sulla questione convivenza mercato-Festa del torrone. Finora nessuna figura politica si è esposta o confrontata con noi su questo tema, in quanto l’assessorato al Commercio è appannaggio di una figura facente parte la lista civica e non politica del sindaco. Ci sembra corretto e costruttivo mettere l’accento su alcune affermazioni legittime, costruttive e condivisibili del consigliere Carletti. Innanzitutto condividiamo l’affermazione dell’importanza del mercato, per il contesto socio-economico della città, testimoniato da numeri molto importanti in fatto di presenze e di indotto che esso porta. Del riconoscimento al capire i motivi della nostra protesta, dettata non da capricci, prese di posizione senza senso o ripicche. E’, e faremo di tutto affinché resti una protesta costruttiva nella difesa non di un privilegio ma di un diritto”.

“Altresì siamo ben consapevoli che i problemi amministrativi vanno affrontati politicamente (anche se non è nostro compito fare politica), in quanto, innumerevoli volte su tanti altri temi, abbiamo raggiunto accordi politicamente equilibrati, nell’interesse delle varie parti in causa. Ma questa volta – prosegue Boschiroli – non ci siamo trovati di fronte una controparte politica, anzi vi è stato un vuoto politico, e nonostante tutta la nostra buona volontà a gestire la convivenza come anni passati, ovvero noi ci spostiamo una volta e l’organizzazione della Festa del torrone utilizza piazza Stradivari nell’ultimo sabato (con enorme successo l’anno scorso di tale soluzione testimoniata dalla rassegna stampa), ebbene stavolta fin dal primo incontro la controparte amministrativa (non politica) si era presentata con la soluzione che poi vorrebbe adottare, ovvero una soluzione palesemente sbilanciata a favore solo ed esclusivamente di una delle due parti in causa, tutta a favore totale della Festa del torrone. Inutile è stata anche la Commissione commercio i cui atti sono disponibili a tutti, dove le varie associazioni concordavano sul fatto, come afferma consigliere Carletti, che 9 giorni di festa sono troppi, che va rivista la festa e che deve essere l’evento Festa del torrone a integrarsi nel tessuto economico della città, composto da sede fissa e da ambulantato il mercoledì e sabato mattina da circa 600 anni”.

Sulla scelta di procedere per le vie legali: “Anche a noi spiace adire a vie legali (perché questa è la sconfitta della politica intesa come dialogo e comunque stupisce che l’adire a vie legali sia vista come minaccia, in quanto è un diritto a volte necessario perché vengano riconosciuti  dei diritti) ma purtroppo quando ci si trova con le spalle al muro e si è consapevoli dei danni che si subiscono (avendoli già subiti anni scorsi) ed avendo una controparte che non vuole ascoltare ma imporre proprie scelte (testimoniato dal fatto che nessuno ha concordato fantomatiche operazioni di marketing e di informazione come scritto nel comunicato stampa), e nonostante diversi articoli, norme di leggi comunali-regionali sul tema mercato, ebbene, il volersi affidare alla legge è propedeutico all’evitare degenerazioni o reazioni non corrette da parte di singole figure nel momento in cui si subisce il danno”.

Non è tutto e Confesercenti si dice pronta a nuovi confronti sulla questione in attesa di eventuali ulteriori interventi: “Sul far notare che se ci fossimo concentrati di più sulla modifica futura della festa avremmo ottenuto un profilo politicamente corretto, ebbene basta richiedere copia del verbale commissione commercio ove tutte le nostre proposte su soluzioni alternative per quest’anno e per anni futuri su questa festa sono dichiarate, ma evidentemente nemmeno considerate dalla parte amministrativa, in quanto questo percorso non è mai stato inteso come concertazione, ma da parte loro come imposizione. In attesa di altre prese di posizione politiche costruttive come le dichiarazioni del consigliere Carletti, che possano fare chiarezza su questa situazione, restiamo a disposizione per qualsiasi confronto tecnico o pubblico con chiunque”.

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