Cultura

'Cultura partecipata', il Comune raccoglie progetti: ecco i filoni

“Costituzione, salute e cibo, saper fare liutario e musicale, attinenza ai grandi eventi”: sono i filoni intorno ai quali il Comune di Cremona raccoglierà progetti culturali da enti, associazioni e gruppi cittadini all’interno dell’iniziativa “Cultura partecipata 2016”, come spiegato giovedì pomeriggio nella Sala Quadri del Comune dal Sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti, dall’Assessore alla Città vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini, dalla dirigente a Cultura, Musei e City branding Maurizia Quaglia e dallo Staff cultura del Comune.

Il progetto, inaugurato dall’Amministrazione Galimberti lo scorso anno con 203 progetti ammessi al calendario e 140 confermati, viene riproposto quest’anno con tre significative novità: tempi anticipati, innovazioni e prospettive. “I tre aspetti della cultura su cui stiamo intensamente lavorando sono le istituzioni culturali, i grandi eventi e la cultura partecipata – ha introdotto il sindaco durante l’incontro visibile anche in diretta streaming dal sito del Comune – Una città che programma è una città che riconosce ciò che c’è con orgoglio e che lo racconta. Questo progetto di cultura partecipata accende i riflettori sulla ricchezza culturale della città, accresce la consapevolezza di essere in un percorso condiviso, permette la costruzione di collaborazioni e lo scambio di buone idee tra soggetti e istituzioni della città, consente la programmazione e la visibilità per tempo delle iniziative. Perché mettendosi insieme non si perde di originalità, ma ci si valorizza con più forza”.

“Il turismo ha bisogno per tempo di presentare l’offerta completa della città e del territorio – ha continuato l’Assessore Manfredini – Cultura insieme a turismo per promuovere a 360 gradi la nostra città animata non solo nel centro storico, ma nelle periferie”.

Ecco allora i quattro filoni: 1) Memoria futuro e convivenza: la nostra Costituzione Nell’anno dell’anniversario dell’elezione dell’Assemblea Costituente, il Comune di Cremona vuole favorire riflessioni ed iniziative sulla Carta costituzionale e sui nuovi ‘costituenti’, cittadini che partendo dai valori della Costituzione si fanno carico dell’altro e si riscoprono corresponsabili del destino di tutti, dentro una comunità e per una comunità. 2) La terra e l’acqua: la salute e il cibo Continuando Expo, nella terra del saper fare, non solo liutario ma del buon cibo, che nel 2017 sarà con Brescia, Bergamo e Mantova Regione Europea della gastronomia, si aprono i temi della sicurezza alimentare, dello spreco alimentare, della nutrizione come presa in cura e in carico dell’altro, della salute e della sana alimentazione come prevenzione. E c’è il tema dell’acqua. Cremona città di terra e di fiume da navigare, da riscoprire, da valorizzare. 3) A Cremona il patrimonio immateriale dell’Unesco: saper fare liutario e musicale Il 5 dicembre 2012 la tradizione liutaria cremonese è stata iscritta nella lista del patrimonio immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento importante e storico che va approfondito, continuamente riscoperto e sviluppato. Cremona città di cultura, di studio e di creazione del suono, città della musica.4) Affinità con i ‘grandi progetti’

A settembre il Comune presenterà i “main projects”, i grandi progetti culturali per il prossimo anno: mostre principali, festival e fiere internazionali, grandi eventi culturali. Ogni grande progetto ha bisogno, per essere diffuso, di essere vissuto e collegato con la città. Per questo il Comune raccoglie anche nella “Cultura partecipata” progetti che si caratterizzano come affini ai grandi progetti che avverranno a Cremona nel 2016.

Questo il cronoprogramma. Il 7 settembre 2015 verrà pubblicato il modulo on-line per raccogliere le proposte per l’anno 2016 e nel contempo verrà organizzato un nuovo incontro pubblico. Il termine per la presentazione dei progetti sarà il 2 ottobre. Le proposte verranno esaminate dal Comune che provvederà il 3 novembre 2015 a pubblicare il calendario completo dei progetti coerenti, con dettagli e forme di sostegno che possono essere: patrocinio, collaborazione (ovvero assegnazione a titolo gratuito di sale, eventuale personale, attrezzature o altri benefit che rappresenta un costo vivo per il Comune, un investimento), visibilità ed eventuale contributo. Per la “Cultura partecipata 2016” confermato il budget del 2015, ovvero 30mila euro. Il Comune finanzierà al massimo il 50% delle spese documentate, sino ad un massimo di 1.500 euro per progetto. Saranno giudicati positivamente i progetti che terranno conto delle seguenti finalità: rigenerazione urbana, creatività giovanile, attenzione alla disabilità e valorizzazione del legame tra musei e città.

In programma per settembre anche un focus con associazioni di guide turistiche per la raccolta di percorsi e pacchetti turistici legati ai grandi eventi. “Crediamo che questo sia un modello virtuoso da continuare nel tempo e da far conoscere, che può intercettare finanziamenti attraverso bandi e diventare volano di fondi privati a beneficio di tutti i progetti”, ha concluso il sindaco.

Interessante novità anche per gli spazi di Santa Maria della Pietà sui quali il Comune, per la prima volta, pubblicherà un apposito “bando”. Una ricerca conoscitiva per verificare la volontà di soggetti interessati ad organizzare nel corso dell’anno 2016 (nei mesi da giugno a ottobre) mostre ed esposizioni di vario genere compatibili con la struttura. La valutazione delle proposte pervenute sarà effettuata da una apposita commissione che giudicherà sulla base dei seguenti criteri: progetto espositivo, rilievo culturale, storico o artistico, originalità e carattere innovativo, attinenza a filoni “Cultura Partecipata 2016”.

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