All'Arci festa stasera è ospite Maurizio Landini
Dopo il consueto appuntamento con la poesia delle ore 20:00, spazio all’attualità politica, questa sera all’Arci festa delle Colonie Padane, con protagonista il leader della Fiom Maurizio Landini che, dialogando con Tiziana Barillà, redattrice della rivista Left, parlerà del suo progetto di Coalizione Sociale, di recente costituzione.
La festa continuerà poi alle 22:00 con il concerto dei Ronin. Il gruppo è guidato da Bruno Dorella, batterista dei Bachi Da Pietra e degli Ovo, qui invece in veste di chitarrista. Dorella è una delle figure chiave della musica underground italiana degli ultimi vent’anni, sia come musicista, sia come produttore e scopritore di talenti, senza alcuna barriera di genere né stile. La data di nascita dei Ronin si può far risalire al luglio del 1999, quando Dorella, allora batterista dei Wolfango, sognava di formare un gruppo che unisse il western morriconiano, l’isolazionismo chitarristico e un certo folk mediterraneo e balcanico. Una sera di quel luglio stava per suonare in un festival a Pesaro, quando una tempesta arrivò a impedirne lo svolgimento. Gli unici a suonare furono dei musicisti ungheresi che si trasferirono sotto il tendone delle birre e intrattennero tutti suonando musica balcanica in acustico per un paio d’ore. Folgorato dall’esperienza, Dorella decide di far partire il progetto. Impiega qualche tempo a trovare i musicisti giusti, visto il suo retaggio punk, ma nel 2003 vede finalmente la luce il primo ep, omonimo, che diventa la colonna sonora del mediometraggio Rocca Petrosa di Cosimo Terlizzi. Da subito il gruppo inizia un’intensa attività concertistica in Italia e in Europa. Nel 2004 arriva il contratto con Ghost Records, che pubblica il primo album (ancora omonimo). Il secondo album, Lemming, esce nel 2007 ed è disco del mese sulle riviste specializzate Rumore e Blow Up. Alcuni brani di questo album entrano nella colonna sonora del documentario Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi, di cui i Ronin firmano anche la colonna sonora originale. Altri brani di Lemming finiscono tra le musiche di fiction e programmi televisivi. Nel 2009 esce il terzo album L’Ultimo Re, che ha riscontro a livello europeo e permette al gruppo di affrontare nuovamente i palchi italiani ed esteri. L’album Fenice esce a gennaio 2012 e anch’esso viene scelto come disco del mese da Blow Up. L’ultimo lavoro dei Ronin è Adagio Furioso (pubblicato a fine 2014) ed è su questo album che è incentrato il suggestivo live set del gruppo, tra il post rock e le atmosfere western, tra le sonorità tex-mex e i ritmi latineggianti. La formazione, spesso rinnovatasi negli anni, è completata da Cristian Naldi (chitarra), Diego Pasini (basso) e Matteo Sideri (batteria, percussioni).Come di consueto, all’Arci Festa trovano spazio le Associazioni della città che da anni collaborano con Arci Cremona e con i Circoli Arci del territorio nella realizzazione di iniziative e progetti; hanno spazio anche gli hobbisti, con autoproduzioni, vinili e usato; presso la libreria della festa è esposta la mostra Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva.Per restare sempre aggiornati sul programma della festa, è possibile visitare il sito www.arcicremona.org e la pagina www.facebook.com/arci.cremona.Martedì 28 si parlerà di Expo dei Popoli: alle 21:00 ospiti Emanuele Patti e Graziano Fortunato, di Arci Lombardia, con Barbara Meggetto, Segretaria di Legambiente Lombardia; alle 22:00, concerto jazz con Paolo Bacchetta Egon’s.Prosegue la ventunesima Arci Festa, fino a lunedì 3 agosto presso il Parco delle Colonie Padane, a Cremona, a ingresso libero. Ogni sera appuntamento con incontri, dibattiti, musica, poesia, cultura e cucina.
“La festa raccoglie e valorizza i percorsi culturali e associativi del Comitato Territoriale di Arci Cremona e dei Circoli che lo compongono, nelle reti territoriali e con gli altri soggetti del Terzo Settore – evidenzia l’associazione -. Arci Cremona ha sempre posto grande attenzione alla qualità delle proposte culturali e alle buone prassi per la realizzazione della festa: dai temi proposti durante gli incontri, alla scelta degli spettacoli e dei concerti, dall’utilizzo di materiale riutilizzabile e/o riciclabile alla condivisione del percorso di organizzazione con gli ormai quasi 200 volontari che lavorano insieme in una produzione corale”.
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