Cronaca

Settimana di Passione per i pendolari Nove treni soppressi in due giorni Forte rabbia per i condizionatori rotti

Sarà colpa del caldo, come asserisce Trenord nella nota con cui si scusa con tutti i clienti per le soppressioni e i ritardi. Ma questo non basta a soddisfare i pendolari, che oltre a dover sopportare l’afa hanno dovuto sopportare un inizio settimana di Passione, tra soppressioni e ritardi: ben sette treni cancellati nella sola giornata di lunedì e altri due martedì mattina. I problemi si sono presentati già di prima mattina, sulla Cremona-Brescia, con la cancellazione del treno delle 7.22, che molti pendolari cremonesi abitualmente prendono. La giornata è proseguita con la soppressione del Mantova-Cremona delle 10.14 (sostituito da quello successivo, delle 10.48). Soppresso anche il Codogno-Cremona di mezzogiorno, il Cremona-Mantova delle 11.37, il Mantova Cremona delle 13.30. Lungo la Treviglio-Cremona sono invece stati soppressi due treni nel corso della serata, mentre altri due convogli (tra Mantova e Piadena e tra Mantova e Milano) hanno subito ritardi di circa un’ora. Non che la mattinata di martedì sia iniziata molto meglio: due convogli soppressi già di prima mattina (Piadena-Cremona e Cremona-Mantova).

Sulla disastrosa situazione a bordo treno interviene anche il comitato pendolari In Orario, secondo cui la situazione “sta diventando invivibile – evidenzia il portavoce Matteo Casoni -. E non più per le temute rappresaglie contro il personale viaggiante, dove la stampa ha, forse, smesso di dare rilevanza, ma per la situazione della climatizzazione”.

Insomma, a poco valgono le scuse di Trenord, diramate in mattinata. “Nell’ultima riunione del quadrante sud, avevamo già presentato i nostri timori in merito. Ci era stato risposto che i nuovi convogli (Vivalto 2.0) erano a posto essendo nuovi e per i vecchi (Medio Distanza) ci sarebbe stato un piano di verifica e squadre ‘volanti’ per monitorare la situazione durante il viaggio.

Risultato? I Vivalto hanno l’impianto di condizionamento guasto (ultima segnalazione un treno di questa mattina, 21 luglio, con 2 carrozze utilizzabili e 4 con 47 gradi a bordo!), e per gli MD nulla è stato fatto e raramente si trova una carrozza ‘vivibile’ con situazioni di passaggio dalla sauna al Polo Nord”.

Forte la rabbia di chi quotidianamente viaggia e ogni mese paga l’abbonamento. “Cosa si vuole aspettare per mettere definitivamente la parola fine a questa situazione? Dobbiamo aspettare la fine di Expo?” si chiede Casoni. “I pendolari pagano per un viaggio dignitoso che non hanno (tralasciamo ora il discorso guasti e ritardi, altro annoso e mai risolto problema): cosa gli si può dire? Non vorremmo che, pur in un periodo di affluenza più limitata ma mai assente, potessero verificarsi situazioni spiacevoli, che vanno ad interessare persone che non hanno nulla a che fare con le gravi negligenze dell’azienda in primis, e del centro operativo che permette che questi ‘forni’ si mettano in viaggio. Molto meglio avere un ‘disagio’ per un paio di giorni, in cui si mette mano profondamente all’impianto di un convoglio, che continuare in questa agonia”.

Sulla pesante situazione dei treni interviene con una nota anche il Comune di Cremona: “Abbiamo riunito sindaci di città diverse, abbiamo inviato lettere e fatto ripetuti incontri in Regione, abbiamo sollecitato e coinvolto i consiglieri regionali, siamo presenti attivamente alle riunioni del quadrante sud, abbiamo incontrato pendolari e ferrovieri condividendo con loro le ‘non risposte’ tardive che arrivano dalla Regione. Nonostante questo lavoro costante, come Amministrazione  dobbiamo purtroppo ancora prendere atto dei pesanti disagi subiti dai pendolari che utilizzano il servizio ferroviario locale. E, lo abbiamo già detto, non ci soddisfano le parziali risposte della Regione sul protocollo riguardante la Milano-Cremona-Mantova e sulla sostituzione dei treni diesel sulla Cremona-Brescia. Continuiamo, come Amministrazione, insieme a pendolari e ferrovieri, ad insistere nella richiesta a Regione e Trenord di un servizio ferroviario più efficiente a beneficio di Cremona e della stessa Regione. E’ un territorio intero che lo chiede a gran voce e che sta lavorando attivamente per accrescere la sua attrattività economica, culturale e turistica. I nostri pendolari meritano di raggiungere il proprio posto  di lavoro o di studio con un buon servizio di trasporto ferroviario, Cremona merita inoltre di poter essere raggiunta in modo dignitoso da professionisti, studenti e turisti”.

lb

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