Politica

Stato di salute di Aem, malumori nel Pd per le dichiarazioni del sindaco

Foto: Sessa

AGGIORNAMENTO – Ha scontentato non poco il principale partito di maggioranza, la conferenza stampa promossa in tarda mattinata dal sindaco Gianluca Galimberti sullo stato di salute di Aem. Molti hanno letto le parole del primo cittadino come un attacco non solo alla giunta Perri, di centrodestra, ma anche alle due precedenti, di centrosinistra: quella di Paolo Bodini e quella di Giancarlo Corada, che a suo tempo fecero diversi investimenti attraverso l’Azienda energetica.

Il malumore è dunque palpabile tra diversi componenti del Pd, che già la prossima settimana, come raccontano voci attendibili, si incontreranno per discutere della questione.

Il Comune al lavoro per salvare l’Aziende energetica municipalizzata, che ha chiuso il 2014 con una perdita d’esercizio di circa 13 milioni e 921mila euro e che presenta un indebitamento pari a 109,2 milioni. Una situazione davvero critica e delicata che avrebbe potuto compromettere l’azienda, partecipata al 100% dall’amministrazione.

Il Piano di risanamento è stato presentato in mattinata dal sindaco Gianluca Galimberti, affiancato dal vice sindaco Maura Ruggeri, dall’assessore Maurizio Manzi e dal vicepresidente di Aem Spa, Fiorella Lazzari.

Esso si basa su alcune azioni fondamentali. La prima è un piano di dismissioni di alcuni cespiti non fondamentali, che già sono stati stimati con una apposita perizia. In primis la rete in fibra ottica. In secondo luogo, l’immobile dell’ex bocciodromo di via Gadio. Infine la cessione dell’area ex Annonaria, limitatamente ad alcuni lotti, che sono quelli la cui vendita si sta già concretizzando e che verranno acquistati dal consorzio Crit per farvi sorgere il Polo tecnologico.

C’è poi la razionalizzazione delle aziende facenti capo ad Aem. In particolare si è avviata la riconduzione della gestione della sosta a raso e in struttura ad un’unica società, interamente pubblica in house, controllata al 100% da Aem Spa, che verrà denominata Cremona Mobilità Srl. Per Km si sono avviate le procedure di cessione della partecipazione (resta invece quella in Lgh), mentre per l’azienda Monteverdi si va verso la liquidazione o cessione.

In merito alla tensione finanziaria dell’azienda, ossia il forte indebitamento, vi sono due punti di intervento, sostanzialmente: da un lato il progetto Stand Still, che prevede la moratoria del debito finanziario; dall’altro la dismissione degli asset non strategici.

Per quanto riguarda la perdita d’esercizio, come ha spiegato il sindaco Galimberti, “abbiamo deliberato la riduzione del capitale sociale, per un importo pari a 20 milioni, che vada a coprire la perdita. Non abbiamo diminuto il valore delle azioni, ma il loro numero”.

Si mettono infine in campo azioni mirate per migliorare la situazione economica e reddituale. In primis attraverso la razionalizzazione delle partecipate, tenendo al proprio interno solo le attività che portano margine. In secondo luogo azioni mirate a incrementare l controllo delle attività svolte dalle strutture interne ed esterne l’azienda.

LA SITUAZIONE TROVATA DAL COMUNE

• Il 14 luglio 2014, a meno di un mese dall’insediamento della nuova Amministrazione, il Sindaco Gianluca Galimberti leggeva una dichiarazione importante in Consiglio Comunale in merito al Bilancio 2013 di Aem. La stessa dichiarazione, veniva esplicitata dal Sindaco nell’ambito dell’Assemblea di approvazione del bilancio 2013 di Aem tenutasi in data 21 luglio 2014.

• Su indicazione della Giunta si è dato tempestivamente avvio ad una puntuale e approfondita analisi finanziaria di Aem che desse evidenza del quadro esistente (al 30 giugno 2014) e di quello prospettico. Avendo percepito che lo “stato di salute” di Aem richiedeva la massima attenzione, la Giunta ha deciso di dotarsi di uno strumento di valutazione prospettica (di medio termine) del profilo economico-finanziario societario. Questo strumento, alla luce dell’indirizzo strategico ed industriale, aveva come obiettivo quello della valutazione della sostenibilità, innanzitutto finanziaria, degli investimenti e delle attività intraprese.

La società incaricata dell’analisi, Albion s.r.l., individuata a seguito di indagine di mercato attraverso procedura comparativa, si è interfacciata più volte con il Presidente di Aem (Franco Albertoni e successivamente Massimo Siboni), il Sindaco e con l’Assessore Maurizio Manzi per fornire dati e informazioni relativamente agli elementi finanziari acquisiti e per aggiornare Aem e l’Amministrazione sui risultati dell’analisi.

La consapevolezza della situazione è cresciuta nei mesi. Lo studio condotto da Albion è stato consegnato alla fine del mese di gennaio 2015 e ha rappresentato uno strumento di ulteriore consapevolezza per l’Amministrazione e per il nuovo Consiglio di Amministrazione di Aem appena insediato.

• In via molto riservata per ovvie ragioni di tutela e salvaguardia degli interessi di Aem, Sindaco e assessore Manzi in data 3 marzo 2015, durante una seduta di Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, appositamente convocata, hanno aggiornato ufficialmente i capigruppo consiliari sulla situazione debitoria di Aem maturata al 30 giugno 2014, rappresentando inoltre le cause delle condizioni di tensione finanziaria che si sono generate e le ipotesi delle necessarie ed improcrastinabili contromisure da porre in essere.

• Nel mese di gennaio 2015 il Sindaco ha nominato il nuovo CdA di Aem, completamente rinnovato, ed entrato in carica il 26 gennaio 2015. Un CdA di assoluto spessore e professionalità che va ringraziato per il lavoro intensissimo che sta svolgendo per il bene dell’azienda e della Città. Il nuovo CdA, presieduto da Massimo Siboni, in sinergia con advisor e legali di assoluto livello e con gli organi societari, è entrato da subito nel merito di tutte le partite e ha iniziato a predisporre il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014.

LA SITUAZIONE DEBITORIA

Dal confronto delle linee di debito fra l’esercizio 2013 e 2014 si evidenzia una diminuzione del debito strutturato verso le banche e il contemporaneo incremento del debito verso collegate (Lgh) e verso altri fornitori (Aem Gestioni e Linea Com).

 

I MOTIVI DELLA PERDITA

Il bilancio di esercizio di Aem S.p.A. (Aem) al 31 dicembre 2014, in corso di approvazione da parte dell’Assemblea chiude con una perdita di esercizio pari a 13,921 milioni di euro. Questa perdita è attribuibile a diversi fattori che traggono origine da indirizzi, scelte e operazioni precedenti a questa Amministrazione.

Innanzitutto le svalutazioni, per un totale di 9,302 milioni di euro: l’imprescindibile dismissione di asset, ha comportato la necessità di una attualizzazione della valutazione economica degli asset potenzialmente oggetto di futura dismissione.

Ci sono poi fondi e sopravvenienze passive, per un totale di 2,305 milioni di euro. In questo raggruppamento vi sono i fondi principalmente derivanti dai maggiori costi per la gestione “post mortem” della discarica di Malagnino; le sopravvenienze passive. Altro fronte sono le imposte, pari a circa 5 mila euro.

Si evidenzia poi una gestione operativa che chiude in perdita per un totale di 2,309 milioni di euro comprensivi di: oneri finanziari (in incremento rispetto al 2013 di 1,237 milioni di euro) originati dalla pesante situazione debitoria e dalle tempistiche di restituzione del debito; ricavi della produzione e dei relativi costi per servizi (il cui margine operativo lordo diminuisce per 458 mila euro). Il calo dei ricavi della produzione dipende dai seguenti fattori: la diminuzione degli introiti delle aree di sosta; la diminuzione derivante dalla cessazione del servizio di gestione delle centrali termiche comunali; l’aumento dei costi di manutenzione dell’illuminazione pubblica; l’incremento delle spese generali (per effetto imposte Imu e Cosap, consulenze per stime cespiti e interventi area City Hub).

Infine a smorzare la perdita c’è un utile derivato da Lgh (pari a 2,071 milioni di euro) che risulta comunque in diminuzione rispetto al 2013 di 402 mila euro.

Laura Bosio

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