Coldiretti: 'Se la Cr-Mn è così utile perchè non è ancora stata fatta?'
“Non cambia il nostro giudizio sulla nuova autostrada Cremona-Mantova. Semmai, dopo il voto espresso dal Consiglio regionale lombardo che ha bocciato la mozione dei 5 Stelle che chiedeva di bloccare il progetto il nostro no diventa ancora più convinto. Se, come dice qualcuno, questa autostrada è effettivamente indispensabile per rilanciare lo sviluppo economico delle due province, perché non si è realizzata finora?”. Coldiretti Cremona ribadisce in un comunicato la propria contrarietà all’opera, confermata strategica dalla regione.
“Altre opere – continua l’associazione di agricoltori – presentate in pompa magna hanno poi dimostrato di non essere così utilizzate. Resta quindi inalterato il nostro no. Piuttosto rilanciamo la richiesta di “scongelare” quei terreni. Da dieci anni centinaia di ettari di campi sono bloccati dal vincolo di pubblica utilità per il progetto dell’opera fra Cremona e Mantova lungo un tracciato di 60 chilometri che andrebbe a colpire 230 aziende agricole fra le due province (170 nel Mantovano e il resto nel Cremonese). Il tutto in una regione come la Lombardia – dice Coldiretti Cremona – che in vent’anni ha visto diminuire del 25% il suolo agricolo sceso sotto il milione di ettari, mentre le aree urbanizzate sono aumentate del 235%”.“I nostri agricoltori, senza poter fare nulla, si sono visti bloccare i terreni per dieci anni per ragioni di pubblica utilità, anzi, forse sarebbe meglio dire di pubblica inutilità – è la conclusione –. E adesso che i termini sono scaduti, nessuno ha ancora restituito loro la piena agibilità dei campi. Se uno vuole ingrandire l’azienda non può farlo, per colpa di quell’autostrada fantasma. Adesso basta”. Per questo è stato presentato un ricorso al Tar e si è chiesto ai 25 Comuni coinvolti (10 mantovani e 15 cremonesi) di decidere la “liberazione” dei terreni, senza attendere oltre.
Intanto il Pd – che in regione si era asteniuto sulla mozione dei 5 Stelle – incassa la polemica degli esponenti Ncd Carlo Malvezzi e Federico Fasani. “Quando un partito rinnega, con atteggiamenti ambigui e contraddittori, le scelte compiute in tanti anni dalle amministrazioni di centrosinistra, documenta la propria incapacità di essere forza di governo e dimostra il proprio distacco dalla realtà. È ciò che sta accadendo al PD locale e regionale, all’interno del quale “coabitano” posizioni opposte. Una minoranza ideologica e politicamente inconsistente spinge il partito su posizioni anacronistiche fino a rincorrere le derive grilline.
“Quando esponenti della maggioranza cittadina pongono come alternativa alla costruzione di un’autostrada l’incremento delle piste ciclabili o contrappongono ideologicamente le strade alle ferrovie, dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, quanta distanza c’è tra loro e le esigenze quotidiane di chi lavora, investe e rischia del proprio. Esattamente ciò che non hanno mai fatto, avendo sempre occupato comode posizioni lavorative di partito.
“E che dire dell’ex Vice Presidente della provincia di Cremona Alloni che da assessore al territorio ha approvato la scelta dell’autostrada Cremona Mantova e oggi da consigliere regionale di opposizione si fa assalire dai dubbi? Rende ancora più incomprensibile l’atteggiamento ambiguo e ondivago del PD il fatto che l’autostrada Cremona Mantova è oggetto di una concessione regionale, cioè di un contratto tra il soggetto concedente (Regione Lombardia/Infrastrutture Lombarde) e la società concessionaria (Società Stradivaria), il cui scioglimento comporterebbe il pagamento di penali di diverse decine di milioni di euro.
“Aspetti troppo concreti per una forza politica che utilizza le partite strategiche del territorio per cercare di regolare i rapporti di forza interni consumando vendette.Certamente occorre rivalutare il quadro economico finanziario dell’opera alla luce dei nuovi flussi di traffico, certamente occorrerà comprendere i tempi di realizzazione della Tibre che per circa 9 chilometri si sovrappone al tracciato della Cremona-Mantova, ma ciò non si fa astenendosi su una mozione grillina che si propone di “cancellare” l’opera, la cui strumentalità è evidente anche ai più sprovveduti.
“Il Segretario Provinciale del PD Matteo Piloni esulta per la “conquistata” costituzione di un tavolo regionale di confronto promesso in aula dall’Assessore Sorte. Premesso che un tavolo di confronto non lo si nega a nessuno, ma non è forse vero che il Sindaco di Cremona e il Presidente della Provincia, entrambi esponenti del centrosinistra cremonese, siedono nell’assemblea dei soci di Autostrade Centropadane? Deve forse attendere il tavolo regionale per sapere ciò che sta accadendo in provincia?
“Altro che rottamazione della vecchia politica, altro che rinnovamento della classe dirigente. Siamo di fronte ad una restaurazione in grande stile in cui i ‘giovani virgulti’ sono di gran lunga più evanescenti e impreparati di chi li ha preceduti, a dimostrazione che senza cultura e senza idee la politica si riduce ad una sterile e inutile gestione di un potere momentaneo senza prospettiva, alla faccia dei cittadini e dei loro bisogni”.
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