Libera: Consiglio sospeso, congelate dimissioni Filippini
AGGIORNAMENTO 20,30 – Il Consiglio della Libera è stato sospeso e rinviato alla prossima settimana. Prosegue il caos totale nell’associazione degli agricoltori cremonesi. In apertura della seduta, il presidente Filippini e il suo vice vicario Lauro Valcarenghi hanno formalizzato le dimissioni nel tentativo di portare il consiglio alla richiesta di commissariamento, come già annunciato. Ne è nata una accesa discussione durante la quale la componente cremasca ha minacciato la scissione, con la creazione della sezione cremasca di Confagricoltura, in caso di commissariamento. La tensione era altissima. Mai in passato si erano vissuti consigli così “caldi”. Probabilmente il non brillante voto sul bilancio (con parecchi “no” e diverse astensioni) ma soprattutto lo smacco per la perdita del Consorzio Agrario Provinciale hanno contribuito a riscaldare gli animi. Alla fine è stata approvata la proposta di “congelare” le dimissioni di Filippini e Valcarenghi per chiedere alla presidenza nazionale di Confagricoltura di stilare un documento che possa chiarire tempi, limiti, compiti di un eventuale commissario. Il consiglio si riunirà di nuovo la prossima settimana per esaminare il documento romano.
19,30 Il presidente della Libera Associazione Agricoltori Pierluigi Filippini e il suo vice vicario Lauro Valcarenghi si sono dimessi nel corso del consiglio, convocato oggi pomeriggio alle 17, nella sede dell’associazione di piazza del Comune. La riunione è ancora in corso. Le sue dimissioni erano nell’aria, in quanto erano state annunciate già da qualche settimana. Filippini però avrebbe voluto traghettare l’associazione, da tempo fratturata, al commissariamento e quindi a nuove elezioni. Ma la mossa al momento non gli è riuscita, soprattutto perchè la parte cremasca dell’associazione degli agricoltori, contraria da sempre al commissariamento, ha minacciato una scissione, con la nascita di un nuovo sindacato nell’area cremasca. Il presidente, di fronte a questo ulteriore intralcio, che andrebbe ancora di più a sgretolare l’associazione, metterà comunque ai voti il commissariamento.
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