Cronaca

Truffa 'finti ciechi' La verifica dei casi affidata al perito del gup

Nel caso dei presunti ‘falsi ciechi’ finiti davanti al giudice con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Inps per il conseguimento di erogazioni pubbliche, oggi il gup Letizia Platè ha affidato l’incarico al suo perito che dovrà stabilire l’esatta portata delle tipologie di cui i due imputati soffrirebbero. L’incarico è stato affidato al professor Antonio Osculati, medico legale presso l’università di Pavia. L’esperto dovrà visitare i due presunti falsi invalidi, stabilire le entità e le caratteristiche del deficit visivo e determinare la compatibilità o meno con i certificati sanitari e con la documentazione di invalidità in atti. Da parte loro, i legali della difesa, gli avvocati Ada Ficarelli e Filippo Rizzi, hanno nominato ciascuno i propri consulenti che affiancheranno il perito del giudice nelle verifiche. L’inizio delle operazioni peritali è previsto per il primo luglio con la visita che verrà effettuata presso il Policlinico San Matteo di Pavia.

Oltre ai due presunti falsi invalidi, uno parziale e l’altro totale, entrambi 72enni residenti in provincia di Cremona, un ex ferroviere e un geometra in pensione, davanti al giudice sono finiti anche cinque medici. Per loro l’accusa è di falsità materiale in atto pubblico. Sempre oggi in udienza i legali dei due presunti finti ciechi e l’avvocato Paolo Vezzoni, che assiste uno dei medici, hanno chiesto ed ottenuto per i loro clienti il processo con il rito abbreviato. Per il momento la perizia del professor Osculati si concentrerà esclusivamente sulle posizioni dei due presunti falsi invalidi. Nell’udienza del 16 settembre prossimo, invece, ci sarà un’integrazione nei quesiti posti all’esperto anche sulla posizione dei medici, come del resto aveva chiesto anche la stessa difesa secondo cui la patologia ipotizzata dal consulente tecnico del pm sarebbe stata carente di alcuni accertamenti.

L’Inps, intanto, si è già costituita parte civile solo nei confronti dei due presunti falsi invalidi, e non nei confronti dei medici, che secondo la procura, rappresentata dal pm Fabio Saponara, avrebbero certificato le invalidità con un danno complessivo per l’Inps pari a 45mila euro. Secondo l’accusa, il geometra in pensione, cieco assoluto, nonostante il suo handicap avrebbe passeggiato senza difficoltà per le strade del paese, utilizzando il bastone bianco solo come appoggio, riconoscendo a distanza le persone e attraversando la strada con totale padronanza, mentre l’ex dipendente delle ferrovie, cieco parziale ventesimista, avrebbe guidato senza problemi sia un ciclomotore che una minicar. Nell’udienza successiva a quella del 16 settembre, già fissata al prossimo 18 novembre, il perito esporrà i risultati del suo lavoro. Gli altri medici sono difesi dagli avvocati Francesco e Fabio Fasani, Flavio Dalla Giovanna e Francesco Gianzini.

Sara Pizzorni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...