Politica

Porta a porta, l'opposizione chiede commissione vigilanza con Asl

L’opposizione in Consiglio Comunale chiede l’intervento dell’Asl, e lo fa convocando una commissione di vigilanza per parlare del regolamento sulla nettezza urbana, che andrà a regolamentare le nuove procedure di raccolta rifiuti e in particolare di differenziata porta a porta. Un regolamento che “si sta affrontando in maniera puramente ideologica – ha detto il consigliere Federico Fasani (Ncd) -. Hanno fatto tutto senza chiedere un parere all’Asl. E’ vero che non è obbligatorio, ma come si può trattare un tema legato all’igiene degli spazi pubblici senza un confronto di questo tipo?”.

“Abbiamo già parlato con la dirigenza dell’Azienda Sanitaria Locale – aggiunge il consigliere Marcello Ventura (An) –, che si è resa disponibile a un confronto in sede di commissione. E’ vero che non vi è obbligo di chiedere parere all’Asl, ma sarebbe opportuno che venisse vagliato il regolamento in quanto vi sono passaggi che vanno contro la legge. Ad esempio il problema della collocazione dei cassonetti, che dovrebbero essere messi ad almeno dieci metri. O ancora la questione della sicurezza: il fatto che il gestore faccia problemi a tenere le chiavi per entrare nei condomini significa che si dovranno lasciare aperti i cancelli per consentire al gestore di entrare, con tutti i problemi che ne conseguono. Senza contare la questione dei sacchi dell’umido: non verranno ritirati se non completamente pieni, tuttavia per legge non si potrebbero tenere in casa oltre 24 ore”.

Tra le istanze di emendamento, anche quella di Andrea Sozzi, che ha chiesto di rivedere la parte in cui si stabilisce che gli operatori Aem non entreranno nelle case con meno di 5 inquilini, mentre negli altri condomini entreranno dietro pagamento di un tot al mese. “Credo sia assurdo fare questa discriminanza. Posto che non è possibile offrire il servizio di ingresso nei condomini senza il pagamento di un importo aggiuntivo, credo che tutti dovrebbero poter chiedere questa possibilità, accordandosi col gestore” spiega Sozzi.

Si è parlato anche dell’inceneritore, come ha fatto Carloalberto Ghidotti (Forza Italia): “Considerato che tra gli impianti probabilmente deputati a bruciare i rifiuti indifferenziati provenienti da mezza Italia ci sarà proprio quello di Cremona, mi chiedo per quale motivo imporre ai cittadini di sopportare tutti questi disagi quando poi dovranno ugualmente respirare l’inquinamento che produrranno i rifiuti provenienti da fuori?”.

Il consigliere di Obiettivo Cremona, Luigi Amore, evidenzia invece la necessità di mettere per iscritto alcune cose, come “chi è che deve pulire se la spazzatura resta sui marciapiedi”.

GLI EMENDAMENTI DELLA MAGGIORANZA

Anche sul fronte della maggioranza, in ogni caso, il regolamento non è passato indenne. Secondo alcuni consiglieri, avrebbe infatti rischiato di presentare alcune problematiche di tipo legale, senza alcuni correttivi, proposti ad esempio dai consiglieri Pontiggia, Lipara, Gagliardi, Carletti. La prova che comunque le cose non filano poi così lisce all’interno della stessa maggioranza.

Innanzitutto il problema delle sanzioni: il documento prevedeva infatti che quelle per i sacchi non conformi venissero inviate anche all’amministratore di condominio e al proprietario dell’immobile, cosa  non corretta sotto il profilo giuridico. Si è chiesto quindi di modificare il testo affinché a ricevere la multa sia solo il trasgressore. Sollevati dubbi anche sul passaggio del regolamento in cui si prevedeva di non ritirare i sacchi non conformi. Questo però, come precisato negli emendamenti, rischia di andare contro il regolamento di igiene urbana: assurdo sarebbe infatti lasciare i sacchi per settimane o addirittura mesi in strada.

Il primo emendamento è stato presentato da Francesca Pontiggia, Pd: “Direi che oggi è un momento storico, dopo tanto tempo che si dibatte di estensione della differenziata, finalmente questo consiglio approva tutti gli atti relativi alla sua attivazione. Come per tutte le cose nuove, si apre un periodo di ‘crisi’, nel senso di disagi e lamentele. Ma questo non spaventa nessun componente di questa maggioranza, perché sappiamo bene che l’obiettivo di estendere la differenziata su tutta la città è di arrivare nei prossimi anni alla tariffa puntuale e con essa a una reale equità nella tariffazione, così da raggiungere e superare il cremasco ed entrare a pieno titolo nelle città virtuose. All’orizzonte c’è anche la possibilità di far partire una nuova economia, più virtuosa; ci sarà un po’ di travaglio ma la coalizione mi appare coesa, abbiamo le spalle larghe”.

Due gli emendamenti presentati da Pontiggia, “per correggere una piccola sbavatura nel testo che poteva sembrare facilmente strumentalizzabile” spiega la consigliera. Uno riguarda  l’articolo 25, sull’esposizione dei sacchi solamente se pieni, circostanza che soprattutto per l’umido in estate può generare cattivi odori. Chiesto inoltre di attenuare il punto in cui si dice che il gestore non ritirerà il sacco in caso di separazione sbagliata dei rifiuti: “Meglio specificare che il sacco verrà comunque ritirato e che all’utente verrà comminata la sanzione”.

D’accordo con Pontiggia si è detto poi Luigi Lipara. “Bene che anche in minoranza vi sia uno spirito che io cerco di interpretare in maniera costruttiva. Anch’io ho trovato nel testo alcuni margini di miglioramento anche rispetto al rapporto tra questo regolamento e altre norme e principi fondamentali”. Chiesto quindi che nel caso di trasgressione nel conferimento di rifiuto non conforme il maggior costo ricada solo sul trasgressore stesso.

Infine la proposta di Paolo Carletti che, al fine di evitare possibili ricorsi, ha proposto una modifica all’articolo 36 a proposito di grearchia tra le norme e di sanzioni,  aggiungendo però che “lo spirito del regolamento è oltremodo condiviso”.

Secondo un altro esponente  Pd, Giovanni Gagliardi, “non siamo certo di fronte a un provvedimento storico, ma è bene che quanto avviato venga portato a termine. La maggioranza si assume la responsabilità di una scelta, se strada facendo si verificheranno delle criticità, verranno affrontate”, aggiungendo che, per evitare di esasperare la cittadinanza, sarebbe opportuno non prevedere contravvenzioni per tutti i primi sei mesi.

Pungente la risposta di Roberto Poli alla richiesta di consultare l’Asl, addirittura attraverso una commissione: “Non si capisce perchè non l’abbiate fatto voi (del centrodestra, ndr) quando avete esteso la differenziata porta a porta nelle altre zone della città. O l’una, o l’altra”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MANFREDINI

“I consiglieri di maggioranza hanno colto l’elemento di responsabilità – risponde l’assessore -. Con questo documento recuperiamo un notevole ritardo e una immagine distorta della città. Il gestore ha già fatto sopralluoghi e si sta cercando di trovare la migliore collocazione per i cassonetti. Non è vero che non abbiamo fatto un percorso di condivisione con l’Asl: ho una mail della dottoressa Boldori in cui mi spiega che loro non sono tenuti a verificare”. L’assessore ha cercato quindi di calmare gli animi un po’ surriscaldati: “Ovunque il porta a porta è partito e funziona, non vedo perché non dovrebbe funzionare anche qui – continua -. Ci saranno difficoltà ma le affronteremo insieme. Naturalmente resto disponibile a vedere con voi passo passo l’evoluzione del progetto”.

Nel pomeriggio inoltre in Comune si è riunita per la prima volta la ‘Cabina di regia’ per seguire il processo di estensione della raccolta. Gli assessori Rosita Vila e la stessa Manfredini insieme a tecnici e funzionari di Aem Gestioni, Comune e Lgh hanno fatto il punto sulle azioni intraprese sino ad ora e sulle prossime azioni. “Riguardo alle osservazioni fatte dal Gianfranco Saccani a nome dell’Unai – si precisa dal Comune –  è opportuno precisare innanzitutto che, nell’ambito dell’introduzione del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, il modello individuato prevede – come in numerose altre realtà piccole, medie e grandi del nostro Paese – la raccolta esterna dei contenitori.
“L’Amministrazione Comunale, per accompagnare gradualmente i cittadini nel percorso di cambiamento, ha introdotto l’opzione che – per i condomini con più di 5 unità abitative – si possa proseguire nel ritiro interno dei contenitori. Questo attivando una convenzione a prezzo agevolato col gestore Linea Gestioni, piuttosto che con altri operatori privati (in questo caso con tariffa di mercato). In questi giorni sono in corso sopralluoghi del gestore, in accordo con amministratori di condominio interessati al servizio, che si risolvono sempre positivamente e che confermano l’utilità dell’opzione attivata.
Per quanto concerne gli aspetti economici, la gestione puntuale del sistema di raccolta differenziata consentirà un risparmio complessivo sul servizio che – come più volte ribadito – ammonta a circa 794mila euro in meno rispetto a quanto sostenuto dalla nostra comunità nel 2014. Questa diminuzione, frutto di una capillare analisi del servizio condotte dal Comune di Cremona e dal gestore, fa parte di uno sforzo teso anche a renderne più equo il costo, eliminando ingiustificate differenze tra cittadini cremonesi”.

Giuliana Biagi
Laura Bosio

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