Sabato in piazza Roma si celebra la Giornata Mondiale del rifugiato
Appuntamento il 20 giugno con la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita il 4 dicembre 2000, con la risoluzione n. 55/76 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Comune di Cremona, ente titolare del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), celebra questa ricorrenza per richiamare l’attenzione sul tema delle migrazioni forzate e sull’accoglienza di queste persone nel nostro paese. Lo fa in collaborazione con le cooperative Nazareth e Servizi per l’Accoglienza, enti gestori del progetto stesso, e con diverse realtà del territorio cremonese (Immigrati cittadini, Gruppo Articolo 32, Avvocati di Strada, Ucipem, Cooperativa Sentiero, Consorzio Mestieri Lombardia, Consorzio Sol.Co Cremona, Centro Interculturale Mondoinsieme, Teatro Itinerante, Tavola della Pace, Forum Provinciale del Terzo Settore, Cisvol, Amnesty International Cremona).
L’appuntamento è in piazza Roma a partire dalle ore 18, con i membri della Tavola della Pace di Cremona e alle istituzioni aderenti al Coordinamento provinciale degli Enti Locali per la pace. In tale occasione verrà lanciata la campagna di comunicazione Io So(g)no in Italia, predisposta dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Ministero dell’Interno ed Anci).
Sempre sabato 20 giugno, durante le finali del Campionato Mondiale di Rugby Under 20, allo stadio “G. Zini” verrà affisso uno striscione di sensibilizzazione in ricordo della Giornata Mondiale del Rifugiato. Infine, mercoledì 24 giugno, alle ore 18,30, nella Sala degli Alabardieri di Palazzo Comunale, sarà inaugurata l’esposizione di fotografie raffiguranti momenti significativi delle attività di accoglienza ed integrazione realizzate sul nostro territorio.
“Vogliamo dare voce alle persone in fuga da guerre e persecuzioni e continuare ad impegnarci per una loro dignitosa accoglienza”, dichiara al riguardo l’assessore alla Vivibilità Sociale e alla Trasparenza Rosita Viola, che aggiunge:” “Migliaia di persone bussano alle nostre porte e chiedono aiuto, accoglierle è una questione di civiltà. Scappano da guerre, violenza, persecuzioni. Scappano per una speranza di vita sapendo di poter morire durante il viaggio. Obbligati a migrare, costretti a mendicare un posto nel mondo. Il 20 giugno sia una giornata di impegno e di umanità”.
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