Cultura

L'armonia dell'Ottocento viennese introduce alla mostra sul viaggio imperiale

foto Sessa

La sorpresa, promessa in mattinata al Museo civico in occasione della preview della mostra degli acquerelli di Eduard Gurk, è stata mantenuta ed ha avuto luogo in piazza Stradivari, alle 19. Un flash mob tutto imperniato sull’epoca in cui ebbe luogo il viaggio per l’incoronazione di Ferdinando I a re del regno Lombardo-Veneto nel 1838, ha animato quasi di punto in bianco una piazza sonnolenta, che via via si è popolata di passanti e curiosi. Ad ravvivare la piazza, le ballerine di Teatrodanza di Paola e Silvia Posa, che hanno dato vita a una serie di quadri ispirati alle atmosfere del primo Ottocento, in parte su brani originali (Il Lago dei Cigni) in parte su musiche ispirate dall’epoca (La valse a mille temps, o il Valzer per un amore di De André) impreziosite dalle voci di Federico Fattinger e Marta Cataldi.

Lo spettacolo rientra nel lancio della mostra che inaugurerà domani 20 giugno al Museo Civico (fino al 4 ottobre), una preziosa esposizione di acquerelli realizzati dal pittore di corte Eduard Gurk per documentare il viaggio reale nei territori da poco entrati a far parte della corona asburgica (1815, quest’anno è il bicentenario). Ad accogliere Ferdinando I a Cremona fu il conte Sigismondo Ala Ponzone, lo stesso che diede il via alle collezioni del nucleo originario dell’odierno museo civico. La recente acquisizione da parte della Provincia Autonoma di Bolzano di un cospicuo nucleo di questi fogli dagli eredi di Gurk, già esposti in una importante mostra a Castel Tirolo nel 2013, ha fornito l’occasione della mostra cremonese.

La mostra esordisce a Cremona e non a caso viene allestita nel Museo Civico Ala Ponzone. I legami tra Cremona e la Corte, infatti, trovano ulteriori conferme proprio nella fgura del fondatore del museo cittadino, il marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone, che fin dal 1836 aveva disposto per volontà testamentaria di destinare il suo palazzo alla casa imperiale in modo che potesse divenire la residenza cremonese degli Asburgo, stabilendo inoltre che sulla fronte principale del palazzo venisse posta l’iscrizione IMPERIAL REGIO PALAZZO DI CORTE. Non è improbabile che dopo l’esordio cremonese la mostra possa essere ospitata in qualcun’altra delle città attraversate dal corteo imperiale, a cominciare dalle due capitali del Regno, Milano e Venezia. I rapporti interpersonali tra il marchese e l’imperatore Ferdinando non furono occasionali e solo di circostanza: nel suo ruolo di Primo Coppiere lombardo-veneto egli poteva sedere in prossimità dell’imperatore durante l’atto di omaggio nella Sala delle Cariatidi e inoltre aveva avuto l’onore di portare lo scettro sopra un cuscino nel solenne corteo dal Palazzo Reale al Duomo per la cerimonia dell’incoronazione. Durante le due giornate passate a Cremona l’augusta coppia venne ospitata nel palazzo del marchese che offrì per l’occasione un sontuoso banchetto. Di gran parte di queste vicende e dei fasti itineranti del 1838 gli acquerelli di Eduard Gurk sono oggi la più fresca memoria.

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