Truffe sui prestiti per le case: 77 persone davanti al gup
Prima udienza, davanti al gup Letizia Platè, nei confronti di 77 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. L’indagine, partita tre anni fa, è quella che la guardia di finanza di Cremona aveva chiamato “Domus” e che riguarda una serie di truffe ai danni di istituti di credito: prestiti, per l’acquisto di immobili dal valore sovrastimato, non rimborsati. Cinque agenti immobiliari, due cremonesi e tre bresciani, erano finiti in manette, accusati di essere gli ideatori delle frodi. Si tratta di Cristian Sigurtà e della sua compagna Simona Dilda, entrambi residenti ad Ostiano, dei bresciani Stefano Brusinelli, di Manerbio, Pierluigi Tosfer, residente a Rovato, e Mario Marcello Scalvini, di Manerbio, titolari di agenzie immobiliari. Gli altri, proprietari compiacenti e finti acquirenti, erano stati indagati per falso e truffa aggravata. Una decina di venditori è invece già uscita dall’inchiesta. Tutti avevano dichiarato di essere stati raggirati e di aver agito in buona fede senza averci guadagnato nulla di illecito. Le case spesso erano ruderi, ma grazie alle perizie false che ne gonfiavano il valore di mercato e attraverso falsi acquirenti, per la maggior parte pregiudicati o sinti reclutati nei campi nomadi di Pavia, gli imputati ottenevano dalle banche mutui per poi rimborsarne una minima parte o nulla. In questo modo, dal giugno del 2006 fino all’estate del 2011, avrebbero truffato dieci banche ed intascato cinque milioni di euro. La truffa avrebbe riguardato 42 abitazioni, di cui 30 in provincia di Cremona, nei comuni di Ostiano, Isola Dovarese, Cingia de’ Botti, Pessina Cremonese, Robecco d’Oglio, Scandolara Ripa d’Oglio, Gabbioneta Binanuova e Volongo. Il giudice ha intenzione di chiudere la fase preliminare nelle udienze già fissate al 21 e al 28 ottobre prossimi. In queste date si costituiranno le parti civili e saranno trattate le questioni preliminari. Alcuni legali hanno già annunciato la richiesta di rito abbreviato. Tra il 28 e il 30 ottobre, il gup emetterà sentenza per i riti alternativi e deciderà il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere per i restanti imputati.
Sara Pizzorni
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