Cronaca

Treni: caos, ritardi e cancellazioni dopo lo sciopero. Pendolari furiosi

Come largamente preannunciato, notevoli sono state le ripercussioni dello sciopero di martedì sulla circolazione ferroviaria. Anche se il termine era previsto per le 17, infatti, nelle ore seguenti si sono verificati ritardi fino a un’ora e soppressione di diversi convogli, tra la rabbia impotente dei pendolari, che alle 21.30 ancora non erano riusciti a rientrare a Cremona.

Insomma, oltre ai treni cancellati nell’orario di sciopero, che comunque erano già previsti, il timore che anche quelli successivi sarebbero stati un disastro si è rivelato fondato. Molte le richieste di informazioni apparse su Facebook da parte dei pendolari. Molte ad esempio le proteste per il convoglio delle 17.15 sulla Milano-Cremona-Mantova, cancellato. Tanto che su quello delle 18.20 si sono poi ammassati i pendolari di 4 treni mai partiti, con il sovraffollamento e il caos che ne sono conseguiti. Tanto più che lo stesso treno, già zeppo di passeggeri, è partito da Milano con 40 minuti di ritardo a causa dell’assenza del capotreno. Insomma, l’ennesima odissea per i poveri pendolari, che per l’ennesima volta si sono ritrovati a viaggiare su un treno che sembrava un carro del bestiame, ma soprattutto a non poter arrivare a casa in tempo per cenare con genitori, mariti, mogli e figli.

A questo si sono aggiunte le cancellazioni del Cremona-Treviglio delle 19.45, del Mantova-Piadena delle 19.52 e del Piadena-Cremona delle 20.44.

LaBos

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