L'housing sociale approda a Porcellasco Inaugura una nuova struttura
L’Housing Sociale sbarca a Porcellasco, nell’edificio di via Persico 86, già sede di scuola elementare. Una struttura che è stata trasformata ad hoc per mettere in campo un progetto mirato, che verrà presentato nel corso dell’evento Tutti a Porcellasco, in programma per il tardo pomeriggio di domenica, alle 18.30.
Dopo i saluti delle autorità, ci sarà la vera e propria presentazione del progetto e, a seguire, il taglio del nastro ed aperitivo con prodotti della Cooperativa Nazareth. Al momento inaugurale, oltre alle autorità e ai rappresentanti delle numerose realtà che, a diverso titolo, hanno contribuito alla riqualificazione delle ex scuole di Porcellasco, sono invitati i cittadini tutti perché possano rendersi conto di quanto realizzato, un intervento che ha permesso di restituire alla comunità uno spazio di incontro e di relazione da vivere e frequentare, partecipando ai momenti di convivialità che verranno organizzati.
IL PROGETTO
L’area, un tempo profondamente segnata dall’abbandono, è stata interessata da un importante progetto di ristrutturazione e riqualificazione. Grazie ad un contributo della Fondazione Cariplo, il Comune di Cremona e la Cooperativa Nazareth hanno realizzato otto appartamenti destinati a percorsi di housing sociale temporaneo (6/12 mesi) per nuclei e singoli che attraversano fasi di sofferenza da un punto di vista abitativo. Ciascun beneficiario verrà sostenuto nella costruzione del proprio percorso verso l’autonomia puntando in maniera particolare sulla ricerca attiva del lavoro, la valorizzazione delle risorse personali, l’accompagnamento all’uso delle risorse economiche, la cultura del risparmio.
Con risorse proprie la cooperativa Nazareth ha inoltre portato a termine un impegnativo intervento di ristrutturazione della ex casa del custode ricavandone un alloggio per una famiglia volontaria che avrà un ruolo di “tutor” ed un punto vendita per gli ortaggi prodotti mediante agricoltura sociale biologica dalla cooperativa stessa a Persico Dosimo.
“Lo spazio ha così riacquistato grande valore e dignità in quanto il progetto consente di unire la dimensione dell’accoglienza di nuclei e singoli in temporanea difficoltà con opportunità di lavoro, di protagonismo e di impegno nella costruzione del percorso di autonomia dei beneficiari” spiegano dal Comune.
Il progetto Chez Soi – Esperienza di housing sociale a Porcellasco è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo per complessivi 190.000 euro, di cui 170.000 previsti per le opere edilizie e 20.000 per l’accompagnamento educativo nell’anno di sperimentazione. Il Comune di Cremona, su richiesta della Fondazione, ha vincolato per vent’anni la destinazione d’uso dei nuovi alloggi per housing sociale temporaneo e concesso il comodato gratuito della struttura per venti anni alla Società Cooperativa Sociale Nazareth quale partner di progetto.
Nell’edificio sono stati effettuati interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione necessari a rendere gli alloggi abitabili, confortevoli e sicuri, rispondenti alle normative vigenti, migliorando inoltre l’efficienza energetica della struttura, così da garantire bassi costi di esercizio. La Società Cooperativa Sociale Nazareth ha recuperato quella parte della struttura, che non rientrava nel progetto approvato e finanziato da Fondazione Cariplo, senza oneri aggiuntivi per il Comune.
Al piano terra sono stati ricavati quattro bilocali, due composti da soggiorno con spazio letto, cucina e bagno e due composti da soggiorno con angolo cottura, camera da letto e bagno predisposti per ospitare due o tre persone. Al primo piano hanno trovato posto due monolocali predisposti per una persona, con angolo cottura e bagno, e due alloggi con soggiorno, angolo cottura, camera da letto e bagno predisposti per ospitare fino a tre persone.
UN PO’ DI STORIA
La scuola elementare della frazione di Porcellasco, di proprietà del Comune di Cremona, fu costruita all’inizio del secolo scorso su un’area di pertinenza di circa 1.600 mq, posta lungo via per Persico, dei quali 1.230 mq non edificati. Sullo stesso lotto si trovano l’edificio dell’alloggio del custode, che copre una superficie di 61 mq, ed un porticato con cantina/legnaia di 39 mq che congiunge i due fabbricati principali. L’edificio scolastico si sviluppa su due piani fuori terra: il piano terreno ha una superficie lorda di 270 mq, mentre il primo piano copre 245 mq. La scuola, come gran parte degli edifici pubblici dell’epoca, fu costruita con una robusta muratura di mattoni pieni, solai di cemento armato gettati in opera (una “novità” che consentiva di coprire grandi luci), struttura del tetto in legno e manto di copertura in coppi di laterizio. L’impianto distributivo originario prevedeva due grandi aule per ciascun piano servite da uno spazio centrale di disimpegno, comprendente la scala e due corridoi trasversali che davano accesso ala zona dei servizi, situata sul lato posteriore ed esterna al profilo rettangolare del corpo principale.
Nei primi anni ’90 il fenomeno dell’immigrazione assunse notevole rilevanza anche a Cremona. Pertanto, nel 1992, di fronte alla necessità di alloggi di accoglienza temporanea per gli immigrati, la scuola elementare, da tempo dismessa, venne trasformata in un centro di prima accoglienza per un totale di 20 posti letto. Nel corso degli oltre vent’anni trascorsi da allora sono mutate le modalità di risposta al bisogno abitativo connesso ai flussi migratori; le amministrazioni locali hanno impostato le politiche non più secondo la logica dell’emergenza ma verso una graduale stabilizzazione dei percorsi. Dai centri di prima accoglienza ad una differenziazione dell’offerta incentrata principalmente su alloggi per l’autonomia. Inoltre gli alloggi dell’ex scuola, a causa dell’elevato cambio di persone e famiglie che vi sono state ospitate, si sono deteriorati, fino a determinarne il progressivo abbandono.
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