Economia

Forti contestazioni alla Libera, sì risicato al Bilancio ed elezioni in vista

La spaccatura all’interno della Libera Agricoltori si è fatta sentire anche stamattina, quando il sindacato si è riunito per l’approvazione del bilancio. Nella parte privata, cioè durante l’assemblea riservata solo ai soci, iniziata alle 9 è terminata alle 10,45, ci sono state  forti contestazioni, chiaramente udibili anche fuori dalla sala Zelioli Lanzini a CremonaFiere: urla e toni accesi, soprattutto quando sono stati chiesti  i conti delle partecipate del gruppo. Molti gli interventi da parte degli associati, in particolare è stato chiesto a entrambi gli schieramenti di fare un passo indietro, perchè nell’associazione – questa l’accusa – è stata persa la logica del confronto e non esiste più una dialettica costruttiva. Tutto ciò ha portato e porta ad una frattura  insanabile nel sindacato.

È stato poi approvato il bilancio con una maggioranza risicata. Su 133 votanti,  78 i voti favorevoli, 39 i contrari e 16 gli astenuti. Anche il presidente di Confagricoltura nazionale Mario Guidi, dopo essersi esposto in prima persona nelle elezioni del Consorzio Agrario, facendo una lista nazionale, ha spiegato che per il bene degli agricoltori, quest’associazione non può essere nelle mani di pochi. Vista l’attuale spaccatura ora l’ipotesi è che nel prossimo consiglio, quello prima dell’estate, l’attuale presidente Filippini si possa dimettere insieme a tutto il suo consiglio così da permettere nuove elezioni.

Silvia Galli

 


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