Cronaca

Violenze 24 gennaio, preso uno dei capi? I dettagli dell'indagine e dei nuovi arresti L'inchiesta non è finita qui Ecco i video analizzati dalla polizia

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Sopra e in basso, i filmati analizzati dalla polizia

AGGIORNAMENTO – Un’indagine complessa, fatta di minuziosi accertamenti su materiale video-fotografico e di una stretta collaborazione tra diverse Questure d’Italia, ha portato giovedì mattina a due nuovi arresti per le violenze avvenute a Cremona in occasione della manifestazione dei centri sociali del 24 gennaio. In carcere un 30enne nato e residente a Brescia, Mauro Renica, e un 24enne leccese domiciliato a Bologna per motivi di studio, Matteo Maria Pascariello. Entrambi sono esponenti dell’area antagonista noti alle forze dell’ordine e devono ora rispondere delle accuse di devastazione e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. Nel corso delle perquisizioni, si apprende dalla polizia, sono stati sequestrati capi di abbigliamento identici a quelli che secondo gli accertamenti erano stati utilizzati il 24 gennaio.

I risultati dell’attività investigativa sono stati illustrati nella tarda mattinata di giovedì negli uffici della Questura di Cremona. “Il bresciano (con un lavoro saltuario e ancora a casa con i genitori, ndr) quel giorno era tra la schiera di soggetti travisati comparsa in testa al corteo – ha spiegato il dirigente della Digos cremonese Angelo Lonardo, affiancato dal dirigente della Squadra mobile Nicola Lelario -. Addirittura a un certo punto sembra quasi ricoprire il ruolo di leader, staccandosi dal gruppo con un fumogeno in mano, per scagliarlo successivamente contro le forze dell’ordine”. La sua identificazione è avvenuta in collaborazione con la Digos di Brescia, rappresentata giovedì mattina a Cremona dal dirigente Giovanni De Stavola.

Il 24enne pugliese, invece, è stato in un primo momento riconosciuto nei video da personale della Digos di Milano, poi è stata la Digos di Lecce a completare l’identificazione e inevitabilmente è stata coinvolta la Digos di Bologna, città in cui il ragazzo è domiciliato per motivi di studio ed è attivo negli ambienti universitari. La polizia ritiene che il 24 gennaio si sia scatenato contro alcuni istituti di credito e poi contro il comando dei vigili.

Ringraziamenti per le collaborazioni e per il coordinamento della Procura sono stati espressi dal vicequestore vicario Gerardo Acquaviva. Apprezzamento dal comandante dei vigili Perluigi Sforza. Presente negli uffici della Questura di Cremona anche il procuratore Roberto di Martino: “E’ stata svolta un’analisi certosina sui filmati – ha spiegato -. Lavoriamo per dare risposte agli eventi del 24 gennaio e per evitare che Cremona diventi un palcoscenico importante per fatti del genere. Qui rappresento la Procura, ringrazio il mio sostituto Fabio Saponara che si è occupato delle indagini (i provvedimenti di arresto richiesti dal pm sono stati firmati, una valutati gli elementi, dal giudice Letizia Platè, ndr). E’ facile che arrivino altre puntate di questa inchiesta”.

Sempre per devastazione e saccheggio a fine marzo erano finiti in carcere i ventenni Mattia Croce, cremonese, e Aioub Babassi, nato ad Iseo e residente a Marone, in provincia di Brescia. Sabato scorso Babassi è uscito dal carcere e ora si trova agli arresti domiciliari, mentre Croce è sempre rinchiuso nel carcere di via Cà del Ferro.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

GLI ALTRI FILMATI ANALIZZATI DALLA POLIZIA: VIDEO2, VIDEO3, VIDEO4

Foto Sessa

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