Cronaca

Risanamento Aem: oltre al 51% di Km sarà ceduta la rete di fibra ottica

C’è anche la rete della fibra ottica cittadina tra le immobilizzazioni materiali che Aem Spa ha deciso di mettere sul mercato, oltre al 51% di Km, ai lotti dell’ex Annonaria (oltre a quello destinato a Polo tecnologico per cui è stato già firmato un preliminare di compravendita) e ad altri cespiti non più funzionali come l’ex bocciodromo di via Gadio. La decisione è stata ratificata nell’assemblea della partecipata del Comune il 7 maggio scorso, che recepisce gli indirizzi del Consiglio comunale votati a marzo e il sindaco Galimberti ne ha dato notizia ad avvio del consiglio comunale di oggi.

La rete in fibra ottica rappresenta uno dei gioielli di Aem, con investimenti milionari che si sono susseguiti nell’arco di un quindicennio, collocando Cremona tra i primi centri urbani di medie dimensioni ad essere completamente infrastrutturata da un operatore pubblico.  Una rete che necessita però di una costante manutenzione ed espansione per poter essere competitiva e raggiungere nuovi utenti. Allo stato attuale l’assemblea di Aem ha commissionato perizie di stima al fine di attualizzare le valorizzazioni e procedere alla dismissione, come ha riferito Galimberti. Il valore attuale della rete dovrebbe aggirarsi sui 15 milioni di euro, una cifra che, se introitata, andrà a ridurre la posizione debitoria di Aem Spa, che si aggira sugli 80 milioni di euro.

Oltre alle dismissioni, l’assemblea di Aem Spa ha dato il via libera operativo agli altri indirizzi del Comune, ossia la fusione per incorporazione di Cremona Parcheggi nella stessa Aem Spa; la scissione di Aem Service e costituzione di una New-Co per la gestione delle attività strumentali del comune; il trasferimento alla New-Co degli affidamenti delle attività strumentali (manutenzione strade, varchi elettronici, segnaletica stradale e sgombero neve).

Il piano di razionalizzazione delle partecipazioni di Aem è funzionale anche alle imminenti scelte strategiche di Lgh, la holding di cui la partecipata del Comune detiene il 33%. I sindaci-azionisti della bassa, tutti del centrosinistra, sono orientati a perseguire o la strada del ‘matrimonio’ con A2a (sembra tramontata invece l’ipotesi Iren) o quella della quotazione in borsa. “Sicuramente fermi non si può stare”, aveva detto il sindaco Galimberti in un altro intervento in Consiglio comunale. Decisivo però sarà l’esito del ballottaggio nel comune di Rovato, attualmente commissariato, che deciderà se il comune bresciano resterà ad un centrodestra frammentato o vada al centrosinistra.

Giuliana Biagi

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