Lettere

Elezioni regionali: 'La gente di buon senso non ha votato'

da Paolo Carletti - PSI Cremona

Dopo le ultime elezioni regionali ho seguito il consiglio del segretario provinciale del PD ed ho avviato una profonda riflessione sull’esito della tornata elettorale, riflessione che mi ha portato a sostenere che il vero dato inequivocabile è che la gente di buon senso non ha votato a causa delle assurdità della politica italiana.

Eh sì, perché liquidare questo astensionismo come una naturale disaffezione nei confronti delle istituzioni è pressapochista ipocrita e scorretto: la verità è che l’astensionismo tradizionale, cioè quello di chi giudica scomodo il proprio rapporto con lo Stato, non vi è stato e questo è provato dall’enorme successo proprio di quei partiti che fondano la propria esistenza sulla protesta verso lo Stato centrale come Lega e 5stelle che sono riusciti ad intercettare quell’elettorato a rischio astensionismo.
Stavolta a non votare sono state invece le persone di buon senso stanche di dover assistere ad assurdità, ed in fin dei conti come si fa a dar torto a costoro?
La politica italiana di oggi è un inno all’assurdo che difficilmente può essere digerito da elettori di buon senso.
Si pensi ad esempio al nuovo partito di Fitto: i riformisti conservatori, che unisce due concetti inconciliabili con buona pace del raziocinio: i primi esistono per riformare un sistema che giudicano iniquo, i secondi per conservare lo stesso sistema che ritengono invece equo.
Ma di assurdità ce n’è un po’ovunque: pensate alla Lega Nord, che da partito secessionista che voleva cancellare i confini d’Italia, diviene partito ipernazionalista che con il sangue difenderà i sacri confini, con ciò facendo una piroetta degna del peggior trasformismo intellettuale.
Si pensi poi al Nuovo Centro Destra, che partecipa ad un governo il cui capo è anche il  leader della coalizione di Centrosinistra.
Non è esente dall’assurdo il Partito dell’amico e compagno Piloni, Patrito che ha una base di attivisti per la stragrande maggioranza ex militanti comunisti, una classe dirigente di ex militanti democristaini e che fa parte del partito del Socialismo europeo…pensate allora all’assurdità del PD come un partito che in europa è socialista, ma in Italia no, è democratico, è americano.
Mica male..i dirigenti dem smettono i panni democratici quando varcano le Alpi per essere disinvolti socialisti europei, anche perché il loro è il solo esempio in Europa di Partito Democratico non socialista, per poi smettere gli scomodi panni socialisti una volta rientrati in Italia e ritornare americani, democratici, ex comunisti ed ex democristiani.
Mah… forse è davvero giunto il momento che ognuno rifletta sulla dose di assurdo che consegna alla politica, prima che la democrazia italiana divenga tanto ridicola da sembrare pericolosamente inutile.

Paolo Carletti (segr. PSI Cremona)

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