Provincia, sindacati: 'Pagare gli stipendi potrebbe portare al dissesto'
San Vitale gremita per l’assemblea dei dipendenti della Provincia
Redistribuire meglio i fondi integrativi per gli stipendi in modo che vi siano meno soldi per le posizioni organizzative e più da distribuire tra il resto dei dipendenti: questa la richiesta che avanzano i sindacati e le Rsu della Provincia di Cremona. L’ipotesi avanzata dall’amministrazione provinciale in merito al ricalcolo dei fondi destinati al pagamento della componente accessoria del salario (ossia il premio produttività), che prevedeva una netta diminuzione della componente destinata ai semplici dipendenti a fronte di addirittura un aumento di quanto destinato alle posizioni organizzative, ha infatti trovato un muro da parte dei dipendenti, che nella mattinata di lunedì si sono riuniti in assemblea.
“Lo sforamento del patto di stabilità ha provocato un taglio sui fondi pari a 120mila euro circa – spiega Fausto Mazzullo (Cisl) -. L’amministrazione ha pensato bene di non tagliare le posizioni organizzative, che anzi intascheranno soldi in più, e di tagliare solo sui dipendenti, che così finirebbero con il vedersi quasi azzerato il fondo integrativo”. Una situazione che ovviamente i sindacati non accettano e per la quale hanno deciso di battere i pugni sul tavolo per far valere i propri diritti, chiedendo alla Provincia “di ricalcolare gli importi in questo modo: da 392mila euro a 350mila euro il fondo per le p.o., mentre da 320mila a 190mila euro quello per gli altri dipendenti. In modo che vi sia una maggiore equità nel distribuire i soldi”.
Ma tra i problemi segnalati dai sindacati ce n’è uno che potrebbe essere anche peggiore: se è vero che, con le liquidità disponibili sul conto corrente, la Provincia dovrebbe essere in grado di pagare gli stipendi fino alla fine del 2016, sulla carta, è anche vero che la cosa non è così automatica come sembra: “Se si pagano gli stipendi utilizzando i soldi del conto corrente si va in dissesto finanziario – evidenzia Massimiliano Castellone (Uil-Fpl) -. Finora si sta pagando con la contabilità ordinaria ma non sappiamo quanta autonomia vi sia ancora dopo il prelievo forzoso fatto dal Governo: sicuramente questi soldi non basteranno per la copertura degli stipendi e nei prossimi mesi si dovrà attingere alla liquidità sui conti correnti. Questo significherà che con l’approvazione del prossimo bilancio andremo in dissesto”.
E’ possibile utilizzare questo metodo ora, ma quando viene approvato il bilancio poi si rischia il dissesto. Per questo riteniamo di chiedere all’amministrazione di lasciare liberi i dipendenti di poter scegliere di andarsene a cercare lavoro altrove, se ne hanno la possibiltà”.
Laura Bosio
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