Cronaca

Ocrim di Cremona si allarga: nuovi capannoni su 12mila metri quadri

L’Ocrim di Cremona cresce e si allarga. Dodicimila metri quadri – un’area acquistata dal Demanio e ubicata in fregio a via Riglio, dove già c’è il magazzino della storica azienda molitoria cremonese che ha appena festeggiato i suoi 70 anni di vita – su cui sorgeranno nuovi capannoni, dentro i quali verranno trasferiti alcuni reparti. Nell’insediamento industruale già esistente, nella zona del Porto canale, ci sono i reparti delle lavorazioni meccaniche, del montaggio e della logistica, l’ufficio ricambi e una parte del magazzino. Il quartier generale è, come noto, in via Massarotti.
I lavori sono partiti ad inizio mese, con qualche settimana di ritardo rispetto al cronoprogramma che i vertici dell’azienda si erano prefissati. La dirigenza confida di terminare i lavori di ampliamento entro la fine del 2016. Sono altresì previste nuove assunzioni – già dieci ne sono state fatte quest’anno – ma, dicono con cautela da via Massarotti, si vuole evitare di fare il passo più lungo della gamba. “Staremo a vedere anche come andrà il mercato”.
Nei nuovi capannoni verranno trasferiti altri reparti di lavorazione meccanica; previsto dall’azienda l’acquisto di nuovi macchinari che andranno ad occupare queste nuove aree industriali.

Adiacente l’area su cui sono iniziati i lavori, vi è un altro appezzamento già di proprietà dell’azienza molitoria, ma qui per i lavori, ed un ulteriore allargamento, si dovrà attendere ancora un po’ di tempo.

Da anni l’azienda pensa di trasferire tutto il personale di via Massarotti negli spazi di via Riglio. Attualmente l’organico è così distribuito: 80 impiegati e 120 operai in via Massarotti, 5 impiegati e una quarantina di operai in via Riglio. Ma c’è anche un’altra idea, anche se per ora solo allo stadio embrionale: quella di vendere l’area in città e favorirne la lottizzazione, trasferendo per intero l’attività industriale al Porto canale e, contestualmente, tutti o parte degli uffici nel centro della città. Di tutto ciò, eventualmente, si riparlerà nel 2018.

Simone Bacchetta

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