Il questore sugli scontri 'Gestiti bene eventi di eccezionale rilievo'
Foto Sessa
“Il nostro lavoro è essere al servizio dei cittadini, che devono poter fare affidamento su di noi. I rapporti tra forze dello Stato qui a Cremona sono eccezionalmente buoni e fruttuosi”. Sono alcune delle parole usate dal questore Vincenzo Rossetto venerdì mattina nella caserma della polstrada di via Massarotti in occasione della celebrazione del 163esimo anniversario di fondazione della polizia di Stato, alla presenza di diverse autorità. Una celebrazione anche quest’anno svoltasi all’interno delle strutture del corpo su decisione degli uffici centrali alla luce della crisi.
Il questore ha ricordato gli scontri di gennaio come “eventi di eccezionale rilievo e gravità” e l’impegno sul fronte dell’ordine pubblico “della Digos e della Squadra mobile, diretti dalla magistratura con attenzione e sensibilità determinanti”. “Ne siamo usciti bene”, ha detto ancora il questore con soddisfazione, e ha aggiunto che presto ci saranno ulteriori sviluppi”.
“Rapporto proficuo”, quello con la polizia locale. “Fondamentale”, ha ricordato Rossetto, “il legame con i cittadini. “La sicurezza partecipata, la sinergia con la cittadinanza, sono realtà”, ha detto. Contro reati come truffe ai danni degli anziani e furti (evidenziato il calo dei reati – vedi link in basso, ndr) “importanti i pattugliamenti ma anche gli incontri pubblici svolti”. Il numero uno della Questura ha parlato di “polizia moderna ed efficiente”, nonostante le ristrettezze. Ha inoltre menzionato “l’impegno sul fronte della sicurezza stradale”, gli incontri nelle scuole sui reati on line come il cyberbullismo e toccato l’argomento degli arrivi dei migranti, per il quale è stato necessario “riprogrammare l’attività degli uffici” alla luce del grande lavoro, come per esempio per gli accompagnamenti; su questo punto ringraziati carabinieri e guardia di finanza per la collaborazione e sottolineata “l’importanza dell’attività del prefetto Paola Picciafuochi e dei suoi collaboratori, del Comune e della Caritas”.
Nel corso della celebrazione ci sono state le premiazioni di poliziotti più meritevoli. Tra di loro anche gli investigatori di Cremona e di Crema, titolari delle indagini che hanno portato all’arresto e alla successiva condanna per duplice omicidio del medico cremasco Maurizio Iori, condannato in appello all’ergastolo per aver ucciso l’ex compagna Claudia Ornesi e la loro figlioletta Livia, di due anni. Alla cerimonia erano presenti anche i genitori di Claudia Ornesi che hanno voluto ringraziare gli agenti per la loro bravura e sensibilità. L’encomio solenne è andato al sostituto commissario Gianluca Epicoco, all’ispettore capo Giuseppe Torrisi, all’ispettore capo Mauro Bonazzoli, al sovrintendente Luigi Brugnoni e all’assistente capo Gian Matteo Dall’Oca; encomio al vice questore aggiunto Daniel Segre, all’ispettore superiore Michele Bulloni e all’assistente Igor Tonellotto.
Per aver salvato un uomo che insieme al figlio era rimasto vittima di un grave infortunio lungo un sentiero di montagna a Marone, in provincia di Brescia, hanno ricevuto l’encomio solenne l’ispettore capo della polizia stradale Leonardo Vezzini e l’assistente capo della Questura Luca Corbani.
Per aver soccorso un automobilista che, per sottrarsi ad un controllo si era gettato nel canale a Crema, rischiando di annegare, l’encomio solenne è andato all’ispettore capo Giuseppe Torrisi.
Infine, per le indagini su una tentata rapina ai danni di un esercizio commerciale e l’arresto di cinque uomini avvenuto a Parma, encomio solenne al sostituto commissario Gianbattista Bellomi e all’ispettore superiore Luca Mori; encomio al commissario capo Nicola Lelario e al sostituto commissario Gianluca Epicoco; parola di lode al sovrintendete Angelo Casciello e agli assistenti capo Enrico Tornelli, Alberto Rubes, Duccio Castellani e Pasquale Sorgente.
Michele Ferro e Sara Pizzorni
GALLERIA IMMAGINI (FOTO FRANCESCO SESSA)
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