Cronaca

Assolto il conducente accusato della morte del medico Lucio Pinna

L'avvocato Genesi

Nella foto in alto, il medico Lucio Pinna

Per la morte di Lucio Pinna, 50 anni, medico del 118 di Cremona, deceduto in un incidente stradale, l’imputato, Giacomo Venturini, 48 anni, nato a San Giovanni in Croce, è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo. La sentenza è stata emessa dal giudice Pierpaolo Beluzzi.
L’incidente era avvenuto alle 7,30 del mattino del 16 agosto del 2012 a Solarolo Rainerio. Venturini, difeso dagli avvocati Luca Genesi e Romina Conti, era alla guida di un autocarro Ford Transit a bordo del quale stava percorrendo la via Giuseppina in direzione Cremona. Secondo l’accusa, “nell’effettuare una manovra di svolta a sinistra per accedere ad una stradina sterrata, non avrebbe verificato la presenza alle sue spalle di veicoli, eseguendo la manovra in assenza di condizioni di sicurezza, considerato che dietro l’autocarro si trovava il motociclo condotto da Lucio Pinna, che si era accorto del pericolo quando aveva già impostato la manovra di sorpasso. Nel tentativo di evitare l’impatto, aveva perso il controllo del mezzo, finendo contro l’autocarro e riportando lesioni mortali”.
Per l’imputato, il pm aveva chiesto un anno e due mesi di reclusione, pena sospesa, ma il giudice non è stato dello stesso avviso.
Dall’esame dei testimoni e dallo studio delle perizie, si è appreso, così come si legge nella motivazione della sentenza, che “Venturini avesse iniziato in sicurezza la manovra di svolta a sinistra con l’indicatore direzionale regolarmente in funzione”. Per il giudice, “non sono emersi sufficienti elementi per ritenere che Venturini abbia posto in essere una condotta di guida colposa, non essendo emerso con certezza che lo stesso avesse potuto notare la presenza del motociclista già in fase di sorpasso, o che la sua manovra di svolta a sinistra avesse rappresentato, per mancanza di un’idonea segnalazione, o per la sua improvvisa esecuzione, una turbativa alla condotta di guida del motociclista” . Dunque assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”. La famiglia della vittima era già stata risarcita.
Subito dopo lo schianto, le condizioni di Lucio Pinna, nato in provincia di Matera e residente a Solarolo Rainerio, sposato e con figli, erano apparse subito gravissime, tanto che il medico, che quella mattina era diretto a Cremona per prendere servizio, era morto un’ora dopo il trasporto in ospedale. La notizia della sua scomparsa aveva destato un vasto cordoglio e tanta commozione in tutti i colleghi e nel personale del nosocomio cremonese dove il medico era molto conosciuto.

Sara Pizzorni

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