Cronaca

Il progetto 'onde blu' di corso Garibaldi vince prestigioso premio nazionale

Il progetto delle onde blu di corso Garibaldi, in cui tanto ha creduto l’Amministrazione Galimberti, e per il quale non sono mancate anche critiche, ha vinto il Premio Biennale Spazio Pubblico 2015 (BISP) – Viaggio nei Comuni delle buone pratiche, promosso da Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia e dalla sezione del Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. “Un riconoscimento nazionale importante per il progetto di rigenerazione urbana di corso Garibaldi”, commentano da Palazzo comunale con una nota. Il Comune di Cremona “è tra i sette comuni (insieme a Roma, Napoli, Mantova, Faenza, Orbassano e Castel del Giudice) che in tutta Italia sono stati riconosciuti. La consegna del premio avverrà il 21 maggio, alle ore 18, nella sede di svolgimento della Biennale (Dipartimento di Architettura di Roma Tre)”.

Arrivato alla seconda edizione, il Premio Biennale Spazio Pubblico era rivolto ai Comuni che hanno realizzato opere o attività classificabili come “buone pratiche”, riconducibili alle tre aree tematiche della Bisp 2015, ossia la strada, la rigenerazione urbana, la città diseguale e ispirate ai principi della Carta dello Spazio Pubblico. In occasione della premiazione, che avverrà nel corso dell’evento conclusivo della Biennale (Roma 21-24 maggio 2015), sarà allestita una mostra dei progetti-programmi vincitori.

“Abbiamo partecipato a questo concorso nazionale – dichiara l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Barbara Manfredini – ritenendo che il progetto ‘C’è un fiume in corso Garibaldi’ avesse tutte le caratteristiche indicate dalle are tematiche del BISP 2015. Con la sperimentazione di corso Garibaldi abbiamo voluto dimostrare cosa intendiamo per rigenerazione urbana: riqualificare gli spazi per migliorare la qualità urbana e la qualità delle relazioni, creando luoghi di coesione all’interno della città. Un progetto che ha messo insieme arredo urbano, programmazione culturale ed elementi riguardanti la mobilità. Una sperimentazione che non solo ha suscitato l’interesse di altre città, penso ad esempio a Piacenza, ma che ha incontrato il gradimento di cittadini e operatori commerciali. Il riconoscimento che giunge ora a livello nazionale è motivo di soddisfazione per Cremona che, recuperando le radici e la storia dentro una visione di futuro, ha dimostrato di saper dar vita ad progetto di dinamismo urbano secondo una nuova visione di città. Non ci siamo però fermati a questa sperimentazione. Per quest’anno presenteremo presto un altro progetto di rigenerazione urbana che interesserà ancora corso Garibaldi e poi corso Mazzini e largo Boccaccino. Perché i luoghi della città devono essere riabitati dalle persone e dalle relazioni tra persone nella quotidianità”.

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