Rapina impropria all'Esselunga, il romeno resta in carcere
Resta in carcere, Sandu Ciucurel, l’autotrasportatore romeno di 29 anni residente a Monticelli Pavese accusato della rapina impropria commessa al supermercato Esselunga il 25 aprile scorso. Quel pomeriggio, l’uomo, che è recidivo, era accompagnato dal figlio di 8 anni. Dopo l’arresto si era difeso dicendo di essere stato vittima di un equivoco, ma è stato smentito dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Sandu era stato bloccato da un addetto alla vigilanza mentre tentava di uscire con il carrello pieno di spesa per un valore di 614 euro. Il romeno aveva cercato di colpire il vigilante con testate al volto, afferrandolo ai fianchi e strattonandolo. La vittima era anche stata minacciata di morte: “stai attento che se non mi fai uscire manderò qualcuno ad ammazzarti”. Il gip Letizia Platè non ha creduto alle giustificazioni del romeno che aveva negato di aver avuto intenzione di rubare la merce, dicendo che il figlio di 8 anni si era impossessato del carrello della spesa. L’uomo aveva spiegato di “aver voluto solo fermare il bambino per poi portarsi a pagare la spesa”, negando di aver colpito l’addetto alla vigilanza, che tra l’altro ha riportato lesioni guaribili in dieci giorni. “Le dichiarazioni dell’arrestato”, scrive il gip, “appaiono inverosimili e contraddittorie rispetto al video dove si vede chiaramente che fu Sandu a condurre il carrello fuori dall’ingresso del supermercato ed ad allontanarsi, mentre il bambino che lo accompagnava era già uscito”. Per il giudice, “le circostanze del fatto, ed in particolare la spregiudicatezza nell’azione posta in essere in pieno giorno e la sicurezza dell’azione predatoria volta all’impossessamento di numerosi beni fanno ritenere che l’arrestato sia dedito alla commissione di fatti analoghi e che da questi tragga la propria fonte di sostentamento, rendendo così evidente il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie”. Dunque il 29enne, difeso dall’avvocato Davide Garbetta, resta rinchiuso in una cella del carcere di Cà del Ferro.
Sara Pizzorni
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