'L'Arcimboldo è a Milano, ma non per merito di Galimberti'
Ma cosa crede? Che i Cremonesi abbiano la memoria corta? Ci ricordiamo tutti il tira e molla tra il Professor Galimberti che si ostinava a negare il prestito del dipinto ad Expo e le Istituzioni che cercavano di farlo ragionare. Sconfitto dalla logica e da una città che si vergognava della sua posizione, ha dovuto mollare il quadro e abbandonare, per un’istante, la sua provincialità. Dopo che Cremona è stata esposta ad una figuraccia che ha fatto sorridere l’Italia intera, oggi l’Arcimboldo è a Milano ma non per merito suo. E lui cosa fa? Si fa fotografare, senza vergogna, di fianco al dipinto intestandosi pure il merito del prestito. Quasta fotografia e’ l’emblema visibile dell’inconsistenza assoluta che sta caratterizzando la gestione della cultura a Cremona. Comunicati fiume da Palazzo raccontano una realtà che non esiste, che nessuno percepisce a parte l’Amministrazione. L’unica cosa chiara per ora è l’affondamento delle Corde dell’Anima, una manifestazione internazionale che in passto ha portato decine di migliaia di visitatori nella nostra città. Cremona, prima di lui, ha fatto crescere quell’importante festival proprio in vista di Expo e il Professore lo ha silurato. Purtroppo l’impressione è che presto dovremo rimpiangere quando il Professore era impegnato con i colori e i cubetti di legno su Corso Garibaldi. Danni anche lì, ma di portata rionale.
Per fortuna c’è il Museo del Violino che la sinistra ha combattuto quando era in minoranza sino al punto di non votare a favore dello statuto che regola i rapporti tra Museo e Comune. Adesso che governa la sinistra, quindi, modifichernno lo statuto secondo il disegno illuminato che permeava le violente critiche mosse quando erano all’opposizione?
Un’ultima domanda, come vanno le iscrizioni alla costosa “scuola di alta formazione” progettata dal Professor Antoldi e cavalcata in campagna elettorale dal Professor Galimberti?
Federico Fasani – Ncd
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