Cronaca

Rapina Esselunga L'arrestato al gip: 'Un equivoco, volevo pagare'

L'avvocato Garbetta

Ha spiegato di essere entrato all’Esselunga con il figlio solo per fare la spesa. Per Sandu Ciucurel, l’autotrasportatore romeno di 29 anni accusato di tentato furto aggravato, si è trattato solo di un equivoco.
Interrogato in carcere, l’uomo, residente a Monticelli Pavese, sposato e padre di due figli, ha assicurato al giudice Letizia Platè di aver avuto davvero l’intenzione di pagare la spesa e ha negato di aver aggredito il vigilante che lo aveva fermato. Il 29enne, che ha due precedenti specifici alle spalle,  era sospettato di aver tentato il furto ‘usando’ il figlio di 8 anni come complice.
Al giudice, il romeno ha raccontato di essere entrato al supermercato e di aver fatto la spesa. Ad un certo punto suo figlio ha chiesto di andare in bagno, posizionato all’esterno dell’Esselunga, così il bimbo è uscito percorrendo il corridoio. Il padre, per seguirlo con lo sguardo, si è messo vicino alle casse, poi il bambino è  rientrato dall’ingresso del supermercato dove c’è il reparto frutta. Il padre stava proprio scegliendo la frutta quando  il figlio ha preso il carrello per gioco, uscendo dall’entrata. In quel momento stava passando l’addetto alla sicurezza che ha fermato il romeno, invitandolo a seguirlo in ufficio.
“Ma io non ho fatto niente, stavo andando alla cassa per pagare”, gli ha detto il 29enne. “Voi usate questo sistema con i bambini”, gli ha risposto il vigilante, che lo ha condotto in ufficio. Tra i due è nata una discussione. Per l’accusa il romeno prima avrebbe aggredito verbalmente l’addetto alla sicurezza, minacciandolo di morte, poi lo avrebbe attaccato fisicamente (nel fascicolo del pm c’è il certificato medico del vigilante che parla di 7 giorni di prognosi). Per la difesa, invece, il romeno avrebbe alzato la voce, ma non avrebbe toccato l’addetto alla sicurezza che nel frattempo aveva chiamato i carabinieri.
Oggi il gip ha visionato le immagini delle telecamere e si è riservato di decidere se accogliere la richiesta del pm, e cioè di mantenere la misura del carcere per il romeno, o se invece liberarlo, come chiesto dal suo avvocato Davide Garbetta. “Non c’è l’elemento psicologico”, ha detto il legale, “nemmeno il tentato furto, è un processo alle intenzioni”.

Sara Pizzorni

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