Polemiche differenziata porta a porta Comune: 'Nessuna volontà di fare cassa'
Dopo le proteste dei giorni scorsi sul tema della raccolta differenziata porta a porta e le preoccupazioni espresse da diversi cittadini nonché dagli amministratori di condominio, la Giunta risponde tranquillizzando tutti e invitando a “non trarre conclusioni affrettate, tenuto conto che il progetto sull’estensione della raccolta differenziata deve essere ancora presentato in tutte le sedi istituzionali a questo deputate: commissioni consiliari, Osservatorio Rifiuti, comitati di quartieri”.
Compiuti questi passaggi, a metà maggio inizierà la campagna di comunicazione ad ampio raggio, utilizzando ogni strumento disponibile, nel corso della quale saranno fornite tutte le informazioni sulle modalità di attuazione del progetto. Nel frattempo proseguono gli incontri preliminari con le varie realtà volti al coinvolgimento e alla sensibilizzazione sul tema della raccolta differenziata.
“Le linee guide sui rifiuti, approvate dal Consiglio comunale il 9 marzo scorso, pongono le basi per estendere il sistema denominato porta a porta su tutto il territorio comunale nel 2015 in modo equo e omogeneo, con l’obiettivo di migliorare l’ambiente che ci circonda, ridurre la quantità di rifiuti prodotti, riciclare e raggiungere e superare la percentuale di raccolta differenziata prevista dalla legge (65%) e avvicinarci sempre di più alle performance e alla modalità di raccolta vincenti introdotte dalle altre città – fanno sapere dal Comune -. In merito alle perplessità avanzate dagli amministratori di condomini, prima da quelli facenti parte dell’Unai e poi di quelli appartenenti all’Anaci, nel ribadire la nostra disponibilità al dialogo ed al confronto, ricordiamo che l’incontro avvenuto nei giorni scorsi era un passaggio doveroso, dal punto di vista tecnico ed operativo. Un primo confronto volto a coinvolgere, con spirito collaborativo, coloro che avranno un ruolo importante nel progetto che si sta per realizzare. A tale proposito è opportuno ricordare che un passaggio preliminare tra l’Amministrazione comunale ed Enea Bonelli, presidente di Anaci Cremona, era già avvenuto il 16 febbraio scorso proprio per confrontarci sulla modalità di raccolta esterna già praticata da circa 15.000 abitanti, modalità consolidata in altre città italiane”.
Nei primi incontri già avvenuti con tutti i soggetti interessati “abbiamo innanzitutto spiegato che, dopo numerosi rinvii, a partire da quest’anno sarà esteso su tutto il territorio comunale il sistema di raccolta differenziata porta a porta, sistema nel quale i cittadini saranno protagonisti, così da contribuire a migliorare lo sviluppo ambientale della nostra città. Abbiamo risposto ad ogni dubbio in merito ai costi, chiarendo che la legge impone che il costo per il sevizio della raccolta differenziata venga coperto totalmente al 100% attraverso la Tari: Comune e gestore del servizio non hanno pertanto alcun margine e a tale obbligo si devono attenere” fa sapere il Comune. “Sono inoltre fuorvianti e non corrette le dichiarazioni di chi parla genericamente di sistema per fare cassa, oppure di fare risparmi su alcuni fronti per poi scaricare il tutto sulle spalle dei contribuenti. Anche se diversi studi di settore dimostrano che il sistema di raccolta porta a porta genera inizialmente maggiori costi, più passaggi, più contenitori ed investimenti, da mesi stiamo lavorando alla definizione del piano economico finanziario che accompagni il progetto di estensione della raccolta su tutta la città rendendolo più equo e efficiente, ma sempre con uno sguardo attento a contenere i costi a carico di tutti i cittadini. Anche di questo sarà data opportuna comunicazione la prossima settimana con l’approvazione, da parte della Giunta comunale, della delibera inerente il piano economico finanziario 2015”.
“Pur comprendendo le perplessità che, come sempre, un nuovo progetto come quello che stiamo portando avanti può comportare, riteniamo che fughe in avanti senza conoscere dapprima i dettagli possano generare solo confusione, nonché giudizi precipitosi che, nella maggior parte dei casi, potrebbero risultare non aderenti alla realtà” conclude l’amministrazione.
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