Cronaca

Carenza di organico, sindacato polizia Siap scrive a Mattarella e Renzi

La segreteria provinciale del sindacato di polizia Siap ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ad altre autorità istituzionali, tra cui il premier Matteo Renzi e i presidenti di Camera e Senato, sulle questioni della carenza di organico in Questura e del progetto di riorganizzazione dei servizi in Prefettura per recuperare alcune unità e tamponare almeno in parte la situazione attuale. “Non siamo nel Far West ma di certo siamo in un momento storico, in cui il problema della sicurezza non va né enfatizzato né sottovalutato e nel quale tutti (cittadini ed appartenenti alle Forze dell’Ordine) chiedono più attenzione da parte delle Istituzioni. Nel prendere atto che la carenza di ben 20 unità, in continuo crescendo per altri imminenti pensionamenti, non può essere a breve ministerialmente sanata, è stata più volte sollecitata una revisione di talune locali scelte organizzative, sempre nell’ottica di ottimizzare il servizio istituzionale e con lo scopo di conseguire un’equa distribuzione dei crescenti carichi di lavoro. Il ripensamento dei servizi svolti presso lo stabile della Prefettura di Cremona (guardiola/portineria, autisti e centralino), che assorbono più del 10% di personale dell’attuale ridotto organico, è senz’altro un modo per iniziare a recuperare alcune risorse umane già presenti sul territorio”, si legge nella lettera firmata dal segretario provinciale del Siap Marco Severino.

Il segretario provinciale del Siap, Severino

“Una legittima istanza sindacale – prosegue Severino nella lettera – avanzata anche al vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico, durante la sua recente visita alla città di Cremona. Nella circostanza, però, alcuni Organi di stampa hanno riportato le seguenti dichiarazioni di altre rappresentanze sindacali locali: ‘…Riteniamo che diminuire la presenza di personale negli uffici della Prefettura, sia, in questi tempi di guerra terroristica islamica integralista, in antitesi con la necessità di garantire la massima protezione degli organi di governo…’. Affermazioni che, per la loro contestualizzazione e per il ruolo rivestito dagli esponenti, hanno generato ovviamente una comprensibile preoccupazione tra i cittadini e gli addetti ai lavori. Rilevato il coinvolgimento anche di questa organizzazione sindacale (portatrice di interessi diffusi) è stata subito formalmente richiesta al Questore di Cremona la conferma del reale pericolo pubblicamente paventato, visto che l’ambiente dove oggi viene fatto svolgere il servizio di vigilanza (guardiola/portineria) è ben noto che non presenta alcuna efficace protezione passiva per eventuali violente azioni di aggressione”.

“Come era prevedibile che fosse, il Questore di Cremona ha riferito che ‘non risultano ulteriori acquisizioni di natura informativa o investigativa che possano determinare una diversa modalità di esecuzione del servizio di vigilanza fissa attualmente svolto presso la sede della Prefettura. Preso atto della risposta ricevuta, tuttavia, permangono attuali i seguenti interrogativi – aggiunge il segretario del Siap di Cremona – . Visto che il locale adibito a guardiola della Prefettura presenta caratteristiche strutturali di sicurezza analoghe ad una normale postazione di portineria, perché il controllo dell’ingresso all’edificio può essere espletato, nelle ore di apertura al pubblico, da una sola unità, mentre, nelle ore di chiusura al pubblico degli uffici, la tutela dello stabile non può essere garantita dall’esistente impianto di videosorveglianza collegato in remoto con la Questura (distante in linea d’aria poche decine di metri), con il recupero di ben 3 unità? Visto che il Questore di Cremona, e così anche altre Autorità locali, utilizzano un solo autista, perché al Prefetto di Cremona non può essere predisposto analogo servizio, con il recupero di una unità? Visto che i molteplici compiti della locale Sala Operativa vengono fatti espletare da un solo operatore, nell’era moderna della posta elettronica e dei risponditori automatici, perché non si può collocare in Questura il personale addetto al centralino della Prefettura, sebbene ciò avvenga già qui per le ore serali e per i giorni festivi, con il recupero di ben 6 unità? Quale è il servizio istituzionale espletato da un terzo autista messo sempre a disposizione della Prefettura di Cremona (possibilità di recupero di una unità)? Al riguardo, il Questore di Cremona ha inoltre riferito: ‘Si soggiunge che anche il Sig. Prefetto, che oltre ad essere il titolare dell’Ufficio oggetto di vigilanza è anche la massima Autorità di Pubblica Sicurezza, ritiene il servizio, così come è espletato attualmente, risponda a criteri di adeguatezza, funzionalità ed economicità'”.

“Mentre il Governo riceve tutte le Compagini sociali per condividere la responsabilità di scelte necessarie per il Sistema Italia ed il Capo dello Stato apre i giardini del Quirinale ai Cittadini, il Prefetto di Cremona – si legge in conclusione nella lettera – ritiene che il mantenimento di tutti i servizi presso l’edificio che lo ospita (anche dinnanzi ad un’evidente sofferenza di organico della Polizia di Stato) risponda a criteri di adeguatezza, funzionalità ed economicità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...