Provincia, allarme rosso sui conti, Vezzini 'Mi dimetto se non arrivano risposte'
Presenti all’incontro i consiglieri regionali Federico Lena, Carlo Malvezzi, Agostino Alloni con i consiglieri provinciali Gianni Rossoni, Giuseppe Tommaselli, Fiori Enrico; il presidente Carlo Vezzini con il coordinatore il dirigente Massimo Placchi
Anche la Provincia di Cremona, come molte altre realtà della penisola, alle prese con il default sempre più vicino. Tanto che il presidente Carlo Vezzini ha minacciato di rimettere il mandato – e altrettanto farebbero i suoi colleghi – se stavolta non arriveranno risposte concrete.
E’ finito con una tensione palpabile l’incontro in Provincia convocato dal Presidente Vezzini con i consiglieri regionali Carlo Malvezzi, Agostino Alloni e Federico Lena, per fare il punto della situazione sulla delicata ed urgente questione del riordino delle competenze e delle risorse che coinvolgono l’Ente di via Vittorio Emanuele, alla prese con il bilancio.
“Non vogliamo tagliare la spesa sociale, ma non vi sono le condizioni di una complessiva sostenibilità economica – ha precisato Vezzini – Chiediamo quindi aiuto alla regione ed al Governo affinché in questa fase di transizione si accompagni l’ente verso la sua trasformazione senza cessare servizi e funzioni fondamentali per il territorio. Nonostante i fondi girati da Regione Lombardia, seppur inferiori del 4% rispetto agli altri anni, siamo in forte affanno. Inoltre vanno trovate soluzioni urgenti per il tema occupazionale con richieste di profili che da parte di Agenzie dello Stato ed altri enti interfaccino quelli che sono attualmente operativi nelle stesse Province”.
Ha continuato Vezzini: “A fronte di una chiusura possibile del bilancio di + 4,2 milioni, con i trasferimenti che dobbiamo invece inviare alle casse dello Stato ed applicando tutto l’avanzo d’Amministrazione disponibile, siamo ad ora a – 3,7 milioni e quindi questa situazione si chiama default”, ha concluso Vezzini. Chiedo quindi un aiuto ai consiglieri regionali ed ai parlamentari affinché si trovino correttivi per poter evitare cessazioni di servizi fondamentali causa i tagli del Governo con la Legge di stabilità approvata ed una riforma Delrio che ci ha lasciati a metà del guado”.
Massima collaborazione da parte dei consiglieri regionali anche sul fronte dell’occupazione per trovare le soluzioni possibili e percorribili; a breve anche un incontro con i parlamentari per evitare, come sta accadendo in altre province, l’interruzione di opere e servizi per mancanza di risorse. “Se non arrivano correttivi sono pronto insieme ad altri colleghi a rimettere il mandato” – ha concluso Vezzini.
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