Cronaca

Prosciolto senza processo grazie alla nuova legge: il primo caso cremonese

Il giudice Pio Massa

Dal 2 aprile nel nostro ordinamento penale è scattata una piccola rivoluzione. È infatti possibile per il giudice chiedere il proscioglimento nei casi in cui il reato sia sanzionato con una pena inferiore a 5 anni. L’obiettivo è quello di ridurre i carichi di lavoro nei tribunali, evitando che vadano per forza a processo casi che sono di sostanziale irrilevanza per l’esiguità del danno o per le modalità della condotta.
A Cremona per la prima volta il presidente di sezione Pio Massa ha applicato la nuova legge e prosciolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale un ecuadoregno trovato per terra ubriaco. Nel maggio del 2013 l’uomo, incensurato, aveva dato uno spintone ai poliziotti, ingiuriandoli e minacciandoli che li avrebbe fatti ammazzare come dei cani.
“La nuova legge”, ha spiegato il giudice Massa, “ha evidenti finalità deflazionistiche del contenzioso, e quindi, pur essendo l’imputato in questione tecnicamente responsabile del reato, se il danno economico e l’offesa sono lievi e non c’è reiterazione  nel tempo, può intervenire il proscioglimento che esclude la punibilità”. “In questo caso”, ha continuato il magistrato, “la violenza era lievissima perché si trattava di uno spintonamento da parte di una persona ubriaca”.
Come ha ricordato lo stesso presidente, “ci saranno comunque molti problemi giuridici da affrontare”, ad esempio per quei reati che presentano le cosiddette soglie, come ad esempio la guida in stato di ebbrezza o il falso in bilancio.
Quali i rischi? “Il legislatore”, ha spiegato il presidente Massa, “ha dato una grandissima discrezionalità ai giudici, e quindi esiste il rischio che si possano essere diverse interpretazioni”, ma ha anche annunciato che a Cremona, in collaborazione con la procura, si creerà una casistica “per non andare a ruota libera”, visto che non esiste una vera e propria lista di reati sui quali applicare questa nuova legge.
Quali i vantaggi? “Sia nel dibattimento”, ha detto il giudice Massa, “ma soprattutto nella fase delle indagini, dove procura e ufficio gip dovranno collaborare proprio per evitare di arrivare a processo, e quindi evitare agli uffici intasamenti”.

Sara Pizzorni

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