Ambiente

Amianto al cimitero di Costa e in una vecchia azienda di Dosimo Presentato esposto in Procura

Foto: Sessa

Due esposti per amianto sono stati presentati nella mattinata di giovedì presso la Procura della Repubblica di Cremona. I responsabili dell’Osservatorio Nazionale Amianto di Cremona (Ona) hanno infatti segnalato due situazioni piuttosto pesanti, riscontrate nel corso degli ultimi sopralluoghi. La prima, quella più pesante, riguarda il cimitero di Costa Sant’Abramo, dove sono state scoperte numerose tettoie in eternit. “Considerando che la struttura è adiacente ad un parco giochi per i bambini, credo sia particolarmente urgente intervenire – evidenzia il coordinatore di Ona Cremona, Danilo Dilda -. Soprattutto a fronte del fatto che tale parco ora necessita di una riqualificazione, visto che è stato gravemente danneggiato dalla nevicata di inizio febbraio. Riteniamo che il Comune di Castelverde dovrebbe ampliare l’intervento, rimuovendo anche le tettoie in amianto, pericolosissime per chi frequenta il parco”.

Altro sito per cui è stato fatto l’esposto in Procura (e per conoscenza alla Polizia Provinciale) è a Dosimo, dove dai sopralluoghi fatti dal vice coordinatore Ona, Ivano Bonoldi, è emersa una vecchia azienda dismessa con numerose coperture in eternit. “In questo caso sarà necessario appurare quale sia la proprietà di tale struttura, e quindi intervenire per la messa in sicurezza” spiega ancora Dilda.

LA NORMATIVA PER LE AZIENDE

Alla luce di numerose segnalazioni di siti residenziali e aziende attive e dismesse contaminate pervenute a Ona Cremona, la Onlus vuole mettere in rilievo la possibilità data alle aziende italiane di sostituire le coperture in cemento amianto con forti incentivi dello stato a fondo perduto. “Lo prevede il bando Isi per il 2015 – evidenzia Dilda. “L’Inail ha pubblicato gli avvisi Regionali che regolamentano la partecipazione al Bando, con uno stanziamento complessivo di circa 270 milioni di euro a fondo perduto a favore delle Aziende italiane, confermando il proprio sostegno al miglioramento della Sicurezza e delle condizioni di salute nel sistema produttivo italiano”. Il contributo è a Fondo Perduto e copre il 65% delle spese sostenute per: progetti di investimento come ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro, acquisto ed installazione e/o sostituzione di macchine nuove, e di dispositivi e/o attrezzature Marcate CE; modifiche del layout produttivo per miglioramento dei tempi e metodi e interventi relativi alla eliminazione di fattori di rischio quali, ad esempio: esposizione ad agenti biologici, sostanze pericolose, agenti chimici, cancerogeni e mutageni (sostituzione tetti in amianto), agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni ionizzanti/non ionizzanti, adiazioni ottiche artificiali), macchine per la riduzione del rischio di caduta nei lavori in quota e riduzione rischio movimentazione manuale dei carichi, etc.

Le domande possono essere caricate sul portale Inail già dal 3 marzo scorso e la prima fase di pre-selezione si concluderà il 12 maggio. Tutte le domande che avranno superato tale fase, parteciperanno all’ormai collaudato Sportello Informatico, cosìdetto “Clic Day” che quest’anno si terrà nel mese di giugno.

“La cosa buona -sostiene Dilda -, sta nel fatto che le aziende possono avere diritto ad un unica erogazione pari al 65% del preventivo di spesa, fino ad un massimo di 130.000 euro, che permetterebbe di rimuovere e smaltire importanti metrature di Eternit-amianto, e sostiruirle con materiali edili non nocivi. Il fatto grave è invece che in cui molti consulenti aziendali non sono informati circa queste possibilità, non per colpa loro ma poichè su base nazionale non c’è stata la giusta insistenza sul piano comunicativo”.

Laura Bosio

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