Politica

Fare Nuova la città: 'Dall'opposizione solo polvere su chi costruisce'

Enrico Manfredini, capogruppo di Fare Nuova la città (foto Sessa)

Mentre il consiglio comunale si accinge a discutere la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze verso l’assessore Alessia Manfredini, il gruppo consigliare di Fare Nuova la città interviene a difesa della giunta Galimberti riepilogando i principali punti di scontro dall’insediamento ad oggi. «L’escalation del buttiamo tutto all’aria continua», scrivono Enrico Manfredini e Alfredo Martini, rispettivamente capogruppo e presidente di Fare Nuova la città. «Una cacofonia: dalle stupidaggini dette sulle strisce, alle latte di pittura, alle slide, passando per i problemi della neve, fino alle telefonate, le email e le bozze di documenti.
«Certificato il mancato gradimento dell’azione amministrativa della passata amministrazione, qualche aspirante consigliere-detective ricerca in ogni dove supposte irregolarità o trucchini da addebitare all’amministrazione, utilizzando  informazioni che altri colleghi di minoranza (ed anche i giornalisti) nemmeno sognano.
Informazioni usate non tanto per vigilare in modo sano sull’operato dell’amministrazione, ma per lanciare accuse, denigrare, offendere, alludere; polvere tanta, proposte zero, con il solito teatrino a corollario: l’assessore non ha risposto, non ha chiarito, non c’è trasparenza (…)». I principali sostenitori dell’azione amministrativa di Galimberti sottolineano il tasso di novità e il dinamismo che la caratterizza: «Solo per restare agli ultimi giorni – continuano  le iniziative per la Cultura 2015, la gestione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata, il riavvio di un programma di manutenzione delle scuole e delle strade, la riorganizzazione delle aziende partecipate, una vera rivoluzione. Qui il comportamento dell’opposizione cambia: si glissa o si fugge (come dalla commissione bilancio di lunedì 23 sulle partecipate prima del voto, appunto)». I consiglieri di Forza Italia, Ncd e Gruppo Misto, infatti, non erano presenti al momento del voto del Piano di razionalizzazione delle aziende partecipate dal comune, avvenuto dopo la presentazione dell’assessore Manzi.  «Tra qualche giorno al massimo – continua Fare Nuova la Città –  verrà trovato o creato qualche elemento per qualche nuova accusa, e via, polvere tanta, proposte zero. Un’ultima considerazione riguardo l’assessore Alessia Manfredini.

Il giorno stesso delle dichiarazioni di Zamboni l’opposizione tutta, ha chiesto le dimissioni dell’assessore, sarà forse perché pensa che uno sia credibile e l’altra colpevole per definizione? Poi due interrogazioni in Consiglio comunale, la commissione vigilanza, adesso un’annunciata mozione di sfiducia.Il tutto mentre l’assessore Manfredini è stata protagonista in questi mesi di vicende tutt’altro che secondarie: gli Osservatori Arvedi e Tamoil, la gara per la gestione dei servizi cimiteriali, il decommissioning dell’inceneritore, l’avvio dello studio per la nuova mobilità, lo sviluppo della raccolta differenziata. Che si sia agitato qualcuno?

Il nostro sostegno all’impegno dell’assessore Manfredini e di tutta la giunta Galimberti per il cambiamento di Cremona è totalmente convinto, e chi ha a cuore la città, indipendentemente da come la pensa, dovrebbe soffermarsi qualche minuto a riflettere.

Nel merito dei fatti hanno già risposto Sindaco, assessore Alessia Manfredini, assessore Manzi e molte cose sono già state dette dai nostri consiglieri nelle sedi istituzionali, riprendere ancora le questioni inceneritore, vigilanza, telefonata, rapporto Leap e slide dovrebbe essere superfluo, ma in sintesi:
Inceneritore: investimenti eseguiti e sblocca Italia cambiano lo scenario, l’intenzione di dismetterlo è assolutamente chiara fino dal programma elettorale,  comunque gli studi sono in corso, poi, con un piano industriale serio si sceglieranno tempi e modi per procedere. (In teoria la volontà di dismissione dovrebbe essere condivisa dall’”opposizione” a giudicare dagli atti dell’amministrazione precedente, ma chissà…).
Commissione  di vigilanza: in verità Ventura aveva dato disponibilità anche per il 18 ( “Avrei potuto anche per il 18 marzo” riportato in un’intervista il 12 marzo), erano problemi di agenda che chiunque poteva risolvere se solo si fosse voluto, invece no, ed il resto è storia, artificiosa, ma storia.
Telefonata a Zamboni per la sua partecipazione alla commissione: telefonata sì, pressioni (che sono tali soprattutto per interpretazione di chi le avrebbe subite) no. C’erano dissidi e disaccordi con l’amministrazione? Quando e dove sono state evidenziate?
Rapporto Leap: per uno studio di consulenza, a lavori in corso la stessa Leap chiede la posticipazione dei termini di consegna di 6 mesi, ad occhio ci sarà qualcosa di non secondario da integrare… e, a meno che non si creda che una primaria società di consulenza sia disponibile a farsi dettare il contenuto del proprio lavoro, basterà aspettare per conoscere tutto quanto serve.
Slide ad un tavolo tecnico della Regione, che conosce alla perfezione i dati ambientali e dell’impianto, cosa si dovrebbe nascondere?
Tutte risposte e concetti già detti, ma senza la volontà di comprendere e contribuire a costruire, per qualcuno resterà un’altra ripetizione inutile».

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