Cultura

Arazzi della Cattedrale in mostra, inaugurazione mercoledì 1º aprile

E’ stata finalmente confermata per mercoledì 1º aprile (ore 17) l’inaugurazione della mostra ‘I magnifici intrecci – La forza di Sansone negli arazzi della Cattedrale di Cremona’ – che si terrà nelle sale espositive del Museo del Violino – alla presenza del vescovo di Cremona, Dante Lafranconi. Un evento davvero unico, considerando che da quasi 30 anni queste opere non venivano esposte al pubblico. Era infatti il lontano 1987 quando furono visibili l’ultima volta, in una mostra a Santa Maria della Pietà.

L’occasione è data dall’imminenza dell’apertura di Expo 2015. Rispetto alla mostra del 1987 – si legge sul sito della Diocesi – vi sono alcuni elementi di novità: anzitutto verranno esposti tutti i 12 arazzi della serie delle ‘Storie di Sansone’ – in quella precedente ne mancava uno  – con i 2 della Vita di Cristo del Vescovo Speciano. Soprattutto, a differenza della non possibilità di recuperarli evidenziata da molti quasi trent’anni fa, ora si potranno ammirare i due più piccoli della ‘Vita di Cristo’ e ben sette delle ‘Storie di Sansone’, pienamente recuperati perché restaurati.

“Con i proventi si cercherà di recuperare un ulteriore arazzo – fa sapere monsignor Achille Bonazzi, responsabile dell’Ufficio beni culturali della Diocesi e curatore dell’esposizione -. È quasi un miracolo essere riusciti in neppure un mese ad avere la necessaria autorizzazione grazie alla piena sintonia tra il nuovo soprintendente, Giuseppe Stolfi, e il delegato vescovile”.

Monsignor Bonazzi fa inoltra sapere che nel catalogo della mostra, che sarà pronto prossimamente è presente uno scritto del professor don Maurizio Compiani sull’attualità biblica della storia di Sansone. Il nuovo catalogo preciserà anche altri elementi. “Come il confronto dei metodi di restauro dei panni: quelli utilizzati dalla Reverende Suore Adoratrici nel periodo che va dagli anni ’20  agli anni immediatamente seguenti la conclusione della seconda guerra mondiale che possono essere chiamati “rammendo” con l’aggravante di aver cucito la fodera al supporto; la modalità della manutenzione straordinaria su quelli restaurati dalle religiose; il restauro con criteri attuali su alcuni di essi – spiega monsignor Bonazzi -. Un escursus sarà fatto sulle indagini diagnostiche sui filati: è un settore poco sviluppato e rappresenta un notevole avanzamento rispetto alle indagini svolte per la mostra del 1987. Attualmente si può disporre di una strumentazione assai più sofisticata che permette un’accuratezza e una precisione maggiore, aprendo nuove prospettive sulla conoscenza dei tessuti utilizzati”.

Infine non mancheranno precisazioni storiche sull’autore dei cartoni. “Una più attenta lettura dei documenti d’archivio getta nuova luce sull’autore dei cartoni delle “Storie di Sansone”, così che l’ipotesi sostenuta nel 1987 che lo identificava in Gillio Mechelaon di Malines ora può essere precisata meglio: l’autore sarebbe il pittore fiammingo Michiel Coxcie, con una conseguenza positiva per il valore storico-artistico degli stessi” conclude il curatore.

La mostra è organizzata da Diocesi di Cremona, Comune di Cremona, Unomedia srl e Fondazione Arvedi Buschini, con il patrocinio e la collaborazione di Ministero dei Beni Culturali, Expo, Padiglione Italia, Presidenza della Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Camera di Commercio. Con il supporto  delle aziende che sostengono le attività del Museo del Violino di Cremona MDV Friends.

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