Politica

Comunione e Liberazione, se cade Lupi Massimiliano Salini pronto per i vertici

Caduto Roberto Formigoni, passato ad altri lidi politici Mario Mauro, in difficoltà il ministro Maurizio Lupi, potrebbe essere il cremonese Massimiliano Salini (nato a Soresina, residente a Crema) il nuovo referente politico di Comunione e Liberazione. Anche i giornali nazionali (vedi l’articolo odierno di “Italia Oggi”, due giorni fa quello di “Libero”)  accreditano l’ex presidente della Provincia di Cremona come il nuovo faro politico del movimento.

Salini, classe 1973, è attualmente parlamentare europeo in quota Ncd, unico esponente del partito a Strasburgo, secondo nelle preferenze dopo il ministro Lupi che optò per restare al governo.  Massimiliano Salini, tra l’altro, è genero dell’avvocato Giuseppe Zola, importante esponente del movimento nel Nord Italia ed ex presidente della Fiera Milano Congressi, il cui amministratore delegato è stato proprio Lupi.

Insomma se Maurizio Lupi dovesse cadere, il referente politico di Cl sarebbe proprio Salini abbastanza giovane anche politicamente per rappresentare una svolta ma nel segno della continuità con Lupi e prima con Formigoni. D’altra parte per il Movimento è un momento di profonda riflessione anche politica. Alcuni esponenti di Cl sono rimasti in Forza Italia, altri sono passati nel Nuovo Centrodestra, alcuni si sono avvicinati al Pd di Renzi, altri ancora (come la componente di Aldo Brandirali) stanno cercando una nuova casa. Un riposizionamento necessario anche alla luce di quanto, il 7 marzo ha detto il Papa ricordando don Giussani: «Il riferimento all’eredità che vi ha lasciato Don Giussani non può ridursi a un museo di ricordi, di decisioni prese, di norme di condotta».

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