Vigilanza del 18 marzo Le diverse versioni di Comune e Ventura
AGGIORNAMENTO – Dalle parole ai fatti. Non ha perso tempo il presidente di Aem Gestioni, Federico Zamboni, presentando le proprie dimissioni già nelle prime ore della mattina, come aveva annunciato ieri a margine della mai iniziata commissione Vigilanza. Tutt’altro che una minaccia a vuoto, dunque, nonostante già ci fosse chi si chiedeva se lo avrebbe fatto davvero. Proprio non è andata giù, all’ormai ex presidente della municipalizzata, le richieste – o pressioni, come lui stesso le ha definite – ricevute dal Comune per non partecipare a quella commissione.
Diversa è invece la versione del Comune, che attraverso un comunicato del 12 marzo ribadisce di non aver mai fatto, su Zamboni, “nessuna pressione”, evidenziando – in una nota diramata in mattinata – di aver solo suggerito all’ex presidente cosa fosse meglio fare. “Abbiamo solo fatto presente al presidente Zamboni l’opportunità che alla seduta della Commissione, per renderne più proficui i lavori, fossero presenti tutti gli attori coinvolti dal tema in discussione e quindi sia l’amministrazione che i rappresentanti di Lgh. In ogni caso demandando al presidente stesso ogni autonoma valutazione di merito”.
L’amministrazione punta poi il dito contro l’opposizione, ricostruendo la vicenda “Una situazione davvero paradossale. Il consigliere Ventura, Presidente della Commissione di Vigilanza propone alle istituzioni della città ed ai vertici di Lgh ed Aem Gestioni quattro date, tra cui quella del 18 marzo, per svolgere la seduta della Commissione medesima. Il presidente di Aem Gestioni manifesta disponibilità, esattamente in una di queste date, l’11 marzo. L’amministrazione, visti i precedenti ed inderogabili impegni già assunti per la data dell’11 marzo, dà invece disponibilità per un’altra delle date proposte, il 18 marzo. I vertici di Lgh, a loro volta, esprimono impossibilità alla presenza per la data dell’11 marzo.
Era solo questione di buon senso da parte del Consigliere Ventura trovare una data che consentisse la partecipazione di tutti, proprio per rispetto delle istituzioni e della Commissione di Vigilanza stessa. Evidentemente il rispetto delle istituzioni non è sentito nei confronti dell’Amministrazione oppure è invocato proprio strumentalmente contro”. Secondo il Comune, vi sarebbe stata, da parte dell’opposizione, una strumentalizzazione della vicenda, “solo per attaccare e offendere”.
LA RISPOSTA DI VENTURA – Marcello Ventura a sua volta smentisce la ricostruzione fatta dal Comune, in questo comunicato che non reca alcuna firma di amministratori ma solo quella della portavoce del sindaco. “Non è vero che avevo proposto quattro date. Invece, ho fatto presente che non sarei stato disponibile per due date: il 6 e il 20 marzo. Avrei potuto anche per il 18 marzo, ma visto il carattere di urgenza che aveva questa commissione, il 18 era troppo avanti. Ora – continua ironicamente Ventura – constato che loro (la maggioranza, ndr), convocano una commissione Ambiente proprio nell’unico giorno dell’anno in cui sono tutti disponibili, per l’appunto sempre il 18 marzo. Il ridicolo non ha confini e ha raggiunto livelli imbarazzanti”. La commissione Vigilanza è l’unica presieduta da un consigliere delle opposizioni ed è normalmente sua prerogativa fissare ora e giorno. Una prerogativa che in questa delicata questione il centrodestra vuole assolutamente far valere in chiave politica.
LA REPLICA DI ROBERTO POLI (PD) – “Assistiamo – afferma il consigliere Pd che insieme a Santo Canale, ha lasciato i lavori della commissione Vigilanza dell’11 marzo – ad una incomprensibile escalation polemica del centrodestra in relazione alla vicenda Commissione Vigilanza.Atteniamoci ai fatti e non a supposizioni, illazioni e dietrologie .
Il Presidente della Commissione Vigilanza convoca la riunione sapendo che i convocati non potevano essere fisicamente presenti e avevano dato la disponibilità per il 18 Marzo 2015, sette giorni dopo (7)!! I consiglieri PD si presentano per rispetto istituzionale ma, constatato che non vi sono Sindaco, Assessore competente e presidente di LGH ritengono che la commissione non possa svolgere il suo lavoro e pertanto debba necessariamente aggiornata ad altra data. È evidente che la convocazione è stata una forzatura strumentale, l’obiettivo era fare polemica e non entrare nei contenuti. Per entrare nei quali bastava pazientare una settimana. In merito alla questione gettoni altre polemiche fuorvianti: la commissione non sarà retribuita perché non si è svolta la riunione e perché sarà riconvocata. Se fossimo rimasti ci sarebbero state spese doppie. A meno che i consiglieri di opposizione non vogliano attaccarsi e pretendere il gettone”.
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