Cronaca

Si completa il Capitolo della cattedrale Nominati Cibolini, Rini e Trabucchi

Con decreto in data 10 marzo 2015 il vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, ha provveduto a nominare tre nuovi canonici della Cattedrale. Si tratta di don Attilio Cibolini, mons. Vincenzo Rini e don Antonio Trabucchi. Il capitolo della Cattedrale torna così al completo dei suoi membri, che sono, di diritto, quindici. Essi sono al servizio liturgico della Cattedrale, soprattutto attraverso la Liturgia delle ore quotidiane. I canonici assumono il titolo di “monsignore”.

Mons. Attilio Cibolini è nato a Casalbuttano il 28 aprile 1946 ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1970. È stato vicario a Sant’Agostino in città (1970-1982), quindi parroco a Cella Dati e vicario economo di San Lorenzo in Mondinari (1982-1987). Dal 1987 è direttore responsabile di RCN-Radio Cittanova e dal 1999 di TRC-Teleradio Cremona Cittanova, il centro di produzione televisiva che, tra le altre cose, ogni settimana realizza la rubrica televisiva “Giorno del Signore”. Dal 1999 è consigliere nazionale dell’Associazione Radio e Televisioni cattoliche – CORALLO. Lo scorso ottobre mons. Lafranconi l’ha nominato direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.
Mons. Vincenzo Rini è nato a Spinadesco il 5 gennaio 1945. Ordinato sacerdote il 22 giugno 1968, ha celebrato la sua Prima Messa a Bonemerse. Vicario a Romanengo (1968-1976) e a Soresina (1976-1977), nel 1977 è stato promosso parroco di Polengo: incarico che ha mantenuto sino al 1985 quando ha assunto la direzione del settimanale diocesano La Vita Cattolica. Laureato in Teologia dogmatica a Milano, nel 2004 è stato insignito dell’onorificenza di Cappellano di Sua Santità. Dal 2006 è presidente del SIR (Servizi Informazione Religiosa), l’agenzia stampa della CEI. Mons. Rini dal 1996 al 1999 è stato anche presidente nazionale CONSIS (Consorzio nazionale servizi informazioni settimanali) e, dal 1999 al 2005, presidente nazionale FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici). Dal 1998, inoltre, mons. Rini è assistente dell’UCID cremonese e dal luglio scorso è anche consulente ecclesiastico del Gruppo lombardo UCID.
Mons. Antonio Trabucchi è nato il 17 gennaio 1944 a Sesto ed Uniti ed è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1968 mentre risiedeva a Cremona, nella parrocchia della Cattedrale. Ha iniziato il proprio ministero come vicario prima a Piadena (1968-1973) e poi a Cremona nella parrocchia di S. Bernardo (1973-1983). Promosso parroco di Pozzaglio nel 1983, nel 1989 è tornato a Cremona come parroco della neonata parrocchia dell’Immacolata Concezione, nel quartiere Maristella, comunità che ha guidato sino al 2004. Da allora è collaboratore parrocchiale della parrocchia della Cattedrale, ricoprendo anche il ruolo di mansionario del Capitolo. Collaboratore del settimanale diocesano La Vita Cattolica, dal 2004 è direttore del bollettino del Santuario di Caravaggio.Il rito di immissione
Il rito di immissione sarà molto semplice: nella sagrestia capitolare il presidente del più antico collegio della città, mons. Giuseppe Perotti, accoglierà la professione di fede e il giuramento di fedeltà dei nuovi canonici, poi consegnerà la cotta, la mozzetta paonazza e gli statuti del Capitolo.Successivamente i nuovi canonici saranno accompagnati processionalmente in presbiterio dove, dopo aver venerato un prezioso crocifisso in cristallo posto sulla mensa eucaristica, prenderanno posto nel loro «stallo», da dove ogni giorno pregheranno per l’intera diocesi. Seguirà il canto delle Lodi mattutine e la celebrazione eucaristica. Al termine, sempre nella sagrestia capitolare, sarà firmato il verbale di insediamento.

Con la nomina dei tre nuovi canonici, che in diocesi acquistano così il titolo di monsignore, si completa il Capitolo della Cattedrale: gli statuti, infatti, prevedono 15 membri. Questo il nuovo quadro dei canonici effettivi: mons. Giuseppe Perotti (presidente e prefetto del coro), mons. Mario Barbieri, mons. Carlo Abbiati (consigliere d’amministrazione), mons. Angelo Talamazzini, mons. Luigi Gerevini (consigliere d’amministrazione), mons. Achille Bonazzi, mons. Mario Cavalleri, mons. Ruggero Zucchelli, mons. Marino Reduzzi (cancelliere), mons. Giuseppe Soldi (amministratore), mons. Felice Bosio e mons. Alberto Franzini; a loro si aggiungono ora mons. Attilio Cibolini, mons. Vincenzo Rini, mons. Antonio Trabucchi (già mansionario del Capitolo). Canonico onorario: mons. Giuseppe Aresi.
Il Perinsigne Capitolo, denominato ufficialmente “Capitolo dei Canonici della Beata Vergine Assunta nella Chiesa Cattedrale di Cremona”, è il più antico e illustre collegio della città. La sua esistenza è attestata dallo storico Giuseppe Bresciani già nell’VIII secolo. Tanti i poteri, le proprietà e i privilegi appartenuti nella storia al Capitolo, i cui membri, solitamente cadetti del patriziato, nel IX secolo sono chiamati “fratelli canonici” o “cardinali della Santa Chiesa cremonese”. Oggi l’unico privilegio è l’uso della croce patriarcale. Quanto all’abito, dopo il Concilio Vaticano II il Capitolo ha rinunciato ai rivestimenti sontuosi di un tempo. I canonici, che oggi hanno conservato il titolo di monsignore e con la facoltà di indossare la mozzetta violacea, hanno sempre esercitato un rilevante ruolo nel governo della diocesi, con la facoltà di elezione dei vescovi (fino alle bolle in contrario di Papa Bonifacio VIII). Oggi hanno perso tutta questa rilevanza, compresa la nomina dell’amministratore diocesano in sede vacante e l’esame delle pratiche amministrative di maggior importanza, attualmente demandato al Collegio dei Consultori. Dal 1990 il Capitolo non si occupa più nemmeno dell’amministrazione della Cattedrale: un solo canonico fa parte, per diritto, del Consiglio della Cattedrale, nominato dal Vescovo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...