Il contratto che premia i macchinisti ritardatari finisce a Domenica In
Il caso del contratto dei macchinisti di Trenord che non incentiva la puntualità dei treni, sollevato per primo da La Gazzetta di Mantova, è approdato nel rotocalco di Raiuno Domenica In, nello spazio l’Arena condotto da Massimo Giletti. Nel servizio d’apertura sono state mandate in onda, tra l’altro, alcune interviste a pendolari realizzate alla stazione di Cremona, sui binari e sul treno del mattino per Milano. Una viaggiatrice ha confermato che dopo l’uscita sulla stampa della notizia, in settimana in treni sono stati insolitamente puntuali.
Intervistato anche l’amministratore delegato dell’azienda lombarda di trasporti, in carica da novembre, Cinzia Farisè, che fin dall’inizio aveva preso in mano la questione del ‘famoso’ articolo 54 del contratti di lavoro Trenord che non incentiva i macchinisti ad arrivare puntuali ma prevede delle premialità (bonus) se la corsa ritarda. Farisé ha spiegato di aver subito avviato una revisione del contratto, processo che è ancora in corso, rimuovendo anche alcuni collaboratori che facevano resistenza.
Presente in studio anche il sindacalista dell’Orsa Antonio Coscia: “Non solo non abbiamo firmato quel contratto – ha detto – ma abbiamo fatto anche 13 scioperi contro di esso e ci sono centinaia di macchinisti che si sono rivolti alla Procura di Milano per farlo annullare. E’ perchè è un contratto a cottimo: più stai in macchina, più guadagni. Devi lavorare molto di più di quello che dovevi lavorare prima”. Quanto alla domanda se tra i macchinisti ci sia qualcuno che rallenta apposta per avere il bonus, il sindacalista ha detto: “Io non ci credo che qualcuno faccia il furbo, perchè c’è un sistema di controllo a bordo e in treno”.
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