Oneri più bassi per chi ristruttura locali commerciali
Primi segnali di attenzione del Comune per un settore tartassato dalla crisi economica che in più – rispetto ad altri parimenti colpiti – si riverbera sul decoro e sulla vivibilità cittadina. La Giunta ha approvato ieri una revisione degli oneri di urbanizzazione che va incontro a chi esegue interventi edilizi negli immobili commerciali. Finora, all’interno della tabella 2, la destinazione urbanistica ‘commercio/direzionale’ era la più penalizzata, con oneri al metro più elevati rispetto ad ‘industria e artigianato’ e ‘industria alberghiera’. Per fare un esempio, gli oneri base di una ristrutturazione con cambio d’uso per un immobile industriale sono di 36,40 euro al mq; quelli per un albergo 73,30, quelli per un locale commerciale o direzionale ben 127 euro al mq. Il Comune ha deciso di non incrementare ulteriormente gli oneri base, ma confermare quelli già in essere. In più, al fine di stimolare interventi di rigenerazione urbana, si è deciso di agevolare le attività più strettamente legate a attività alberghiera, pubblici esercizi, strutture ricettive quali ad esempio palestre, centri benessere, istruzione, formazione, assistenza privata, attività culturali ed esercizi di vicinato, ricollocandole in una fascia di valore intermedia tra le attività industriali/artigianali e le attività commerciali/direzionali.
“Non è la risoluzione dei problemi – afferma l’assessore a Territorio ed Area vasta Andrea Virgilio – ma era necessario dare un segnale”.
Inoltre, la proposta è quella di confermare il sistema delle premialità relative all’efficienza energetica delle costruzioni classe A già approvato dal Consiglio comunale nel 2012 e l’ulteriore possibilità di abbattimento degli oneri di urbanizzazione per il riconoscimento dello ‘status’ di ecosostenibilità dell’edificio in base all’utilizzo di materiali ecosostenibili, alla realizzazione/installazione di impianto per il recupero dell’acqua piovana, all’impiego di fonti rinnovabili in misura superiore a quanto previsto dalla legge. Mantenute inalterate anche le riduzioni sugli oneri di urbanizzazione base già previste per le aree del Porto Canale di Cremona.
Altro adeguamento degli oneri riguarda gli ambiti di trasformazione previsti nel Pgt e in questo caso si tratta di una conseguenza della recente legge sul consumo di suolo varata dalla Regione. I Comuni avevano la possibilità di applicare un aumento dal 20 al 30% sugli oneri in queste aree e ha scelto di applicare il minimo.
Giuliana Biagi
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