Cronaca

Ferimento Visigalli La Scientifica di Milano cerca tracce biologiche

Continuano gli accertamenti degli inquirenti per capire quanto accaduto lo scorso 18 gennaio in via Mantova in merito agli scontri tra i militanti di Casa Pound e gli esponenti del Dordoni, e soprattutto riguardo il ferimento di Emilio Visigalli, il 50enne del Dordoni preso a sprangate. Dopo il conferimento dell’incarico al medico legale Antonio Osculati, che dovrà accertare l’entità delle lesioni riportate, negli uffici della Questura è stato conferito l’incarico alla polizia scientifica di Milano per cercare tracce biologiche, come ad esempio sangue, saliva e sudore, sia sui vestiti di Visigalli che sulle mazze e spranghe a suo tempo sequestrate. Inoltre si stanno svolgendo analisi sui computer, telefonini e account facebook degli indagati, dieci nell’ambiente dell’estrema destra e cinque dell’area antagonista. Per tutti l’accusa è di rissa aggravata. Si procede anche per tentato omicidio, ma in questo caso ancora contro ignoti. Nei confronti degli indagati, lo scorso 4 febbraio, erano scattate perquisizioni e sequestri di materiale informatico, cellulari e corpi di reato come caschi, mazze e spranghe. Proprio l’aggressione a Visigalli aveva portato i centri sociali ad organizzare il corteo di protesta che il 24 gennaio scorso era sfociato in una vera e propria guerriglia urbana, un pomeriggio di violenze che all’ombra del Torrazzo non si erano mai viste, con lanci di pietre, bottiglie e bombe-carta scagliate contro le forze dell’ordine che avevano reagito sparando lacrimogeni, indietreggiando o avanzando per proteggersi e contenere la devastazione. Danni da mezzo milione di euro: vetrate scardinate o prese a mazzate, bancomat infranti, scritte sui muri, preso d’assalto il comando dei vigili, il supermercato Ld, negozi, cancelli divelti e  cartelli e fioriere distrutti.

Sara Pizzorni

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