Crimine, case sempre più nel mirino: rapine cresciute del 575% in decennio Forze dell'ordine davanti a escalation
Furti in casa cresciuti del 140% in un decennio, rapine in abitazione addirittura del 575%. Analizzando e comparando i numeri relativi alla provincia cremonese ci si imbatte, nero su bianco, in una vera e propria escalation di una criminalità che non si fa scrupoli ad eseguire irruzioni all’interno delle dimore dei cittadini, anche quando questi si trovano all’interno. I dati, contenuti in dettagliate tabelle nella banca dati dell’istituto di ricerca Censis che Cremona Oggi ha potuto visionare, mettono in luce un interesse dei malviventi divenuto fortissimo per la proprietà dei privati cittadini.
“I ladri – spiegano gli esperti del Censis – scelgono sempre più le abitazioni private perché negozi, banche, uffici postali e strade commerciali oggi sono maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come impianti di videosorveglianza, che scoraggiano chi intende commettere un reato e aiutano a individuare i responsabili di un crimine”. Ma non è l’unico motivo: “Vengono razziate maggiormente le case anche perché si è quasi certi di trovare all’interno un bottino da portare via, soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza riguardo al futuro, in cui gli italiani hanno ridotto i consumi e hanno preferito tenere i propri risparmi ‘sotto il materasso'”.
Gli ultimi dati completi disponibili contenuti nelle tabelle sono quelli relativi al 2013, in attesa dei conteggi riferiti al 2014. Quasi 1700 i furti in casa in provincia, aumentati del 140% rispetto al 2004, 27 le rapine in abitazione, cresciute del 575% dal 2004 (quando erano solamente quattro). Incrementi percentuali vertiginosi, superiori a quelli nazionali, che arrivano a +126,7% per i furti in casa e +195,4% per le rapine tra mura domestiche.
LA PROSPETTIVA DEGLI AGENTI – Le forze dell’ordine non stanno certo a guardare. Pattugliamenti (anche con piani straordinari nei momenti più critici, come durante le feste) sono costanti. Non sono mancati arresti e denunce nel corso degli anni e negli ultimi mesi. Difficile però contrastare una tale escalation. Uomini in divisa spiegano che nel capoluogo, con un andamento variabile a seconda del periodo, nell’ultimo anno ci sono stati dai tre ai cinque casi di furti in casa a settimana, media che prosegue tuttora. Il comparto sicurezza, inoltre, è costretto a fare i conti con le risorse che ha a disposizione, a livello materiale e di personale. Anche recentemente sono state fatte richieste di rinforzi agli uffici centrali per potenziare i pattugliamenti, pure con forti prese di posizione dei sindacati del settore. Fondamentale in questa situazione, come spesso ripetono le stesse forze dell’ordine, è la collaborazione della cittadinanza, invitata a segnalare situazioni sospette ai numeri di emergenza. E un consiglio arriva proprio da alcuni uomini in divisa sentiti sul tema: quando possibile, installare un impianto di allarme.
Michele Ferro
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