Cronaca

Corriere rapinato, tre indiani arrestati Testimoni e verifiche lampo: fuga bloccata dai carabinieri

Tre persone, fra cui un minore, sono state bloccate dai carabinieri per una rapina ai danni di un corriere espresso. I tre, tutti di origine indiana, sono stati arrestati dai militari dell’aliquota operativa del Norm della compagnia di Cremona, in collaborazione con i colleghi di Soresina e Robecco, nella serata di giovedì. Secondo quanto ricostruito dall’Arma il colpo si è consumato, sempre giovedì, attorno alle 17,40 a Soresina. Il corriere, anche lui indiano, stava ultimando la consegna di alcuni pacchi per conto della ditta ‘Bartolini’ quando è stato assalito da tre individui e colpito con pugni e calci, prima che gli venissero portati via 500 euro in contanti (per lui 10 giorni di prognosi per varie contusioni). Il trio di aggressori è poi salito a bordo di una macchina nel tentativo di fuggire.

Alcuni passanti, spiegano dal comando  della compagnia guidato dal capitano Livio Propato, hanno però assistito all’accaduto. L’immediato allarme lanciato, alcune indicazione fornite dai testimoni – come il tipo di veicolo usato per scappare -, il piano di intervento della centrale operativa e l’attività di accertamento avviata immediatamente dopo la rapina – incrociando la tipologia di macchina da ricercare con possibili sospetti nella zona – sono stati fondamentali per arrivare all’arresto da parte dell’aliquota operativa guidata dal luogotenente Angelo Foglia. In poco tempo una delle pattuglie (impegnati mezzi del Norm e delle stazioni dell’Arma di Soresina e Robecco) ha intercettato una Bmw nera in viaggio a gran velocità. La macchina, costretta a fermarsi, è stata bloccata dai militari. A bordo viaggiavano un 33enne (note le iniziali: S.B.), un 26enne (S.G.) e un 17enne, tutti residenti in provincia di Cremona e con corporatura e abbigliamento compatibili con le descrizioni. Al termine delle verifiche e una volta formalizzato l’arresto con l’accusa di rapina aggravata i maggiorenni sono stati condotti nel carcere del capoluogo mentre il minorenne in un centro di Brescia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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