Politica

La destra scatenata su presidenza Aem: 'Il Pd si fa prendere in giro dal sindaco'

Il trascorsi politici di Massimo Siboni – un passato in An, oggi scelto dal sindaco di centrosinistra Gianluca Galimberti  per la presidenza Aem-  suscitano la reazione del centrodestra. Un’occasione troppo ghiotta per Marcello Ventura, consigliere di Fratelli d’Italia – An: “Cosa fa il Pd, si fa prendere in giro da un Sindaco che insieme alla sua giunta già sono spaccati con il consiglio? Chiede di cambiare il presidente Siboni per farsi rispettare? Sfiducia il Sindaco che ne sbaglia una al giorno per tornare a votare e mettere a sindaco un Pd? China la schiena e abbassa le orecchie pur di stare al governo della città? La sinistra ha la prerogativa della non trasparenza per cui chi sa cosa succederà adesso? Forse neanche loro. Alcuni assessori tremano all’idea di dover lasciare la poltrona e andare a casa”.

“Siboni – continua – è stato presidente del Circolo di Pandino agli inizi degli anni 2000, figura politica di spicco e non un semplice militante della zona, considerato un duro e puro uomo di destra difficilmente malleabile nelle decisioni. Pandino, un paese fra i più numerosi come popolazione nel cremonese ( 9.167 residenti a fine 2012 ) quindi di una certa rilevanza ed importanza anche politica nel territorio. L’attuale presidente di Aem era una persona amica di Manzi, assessore al bilancio del comune di Cremona che a sua volta è molto vicino al sindaco Galimberti.

“Alcune considerazioni si impongono”, continua Ventura: “Ero naturalmente al corrente della sua appartenenza politica anche prima della sua nomina e per questo motivo durante la commissione vigilanza da me tenuta appositamente sulla sua nomina a Presidente di Aem ho insistito molte volte affinchè il sindaco illustrasse il suo curriculum. Nel nominare le numerose aziende per le quali ha lavorato, non un accenno da parte del sindaco sulla sua appartenenza politica. Mi chiedo: non era menzionata nel curriculum (essendo stato esponente di spicco andava indicata)? Manzi ne era a conoscenza visto che lo ha segnalato al sindaco? Al sindaco era stato tenuto nascosto? Come mai il Pd si  spaccò clamorosamente quando il Presidente Albertoni fu nominato da Perri per le sue capacità (e si è visto che ha lavorato bene per la città di Cremona in modo imparziale accantonando la sua appartenenza) considerandolo un traditore  per aver lavorato per la destra anche da chi attualmente siede in giunta giurandogli eterna vendetta ed hanno accettato un  uomo di destra?”.

Ma più grave ancora viene giudicata la circostanza che il maggior partito al governo non sapesse i trascorsi politico di Siboni: “E’ questa la considerazione che il sindaco ha delle forze politiche che lo hanno sostenuto in campagna elettorale, portandolo all’elezione, se tiene nascosta una cosa così importante da punto di vista politico?”. Lapidaria la conclusione del consigliere aennino: “Sindaco, forse non è il caso di pensare di tornare dagli studenti a scuola?”.

IL CENTROSINISTRA – Ma anche in casa Pd le acque si stanno agitando. “L’appartenenza di Siboni – afferma Luca Burgazzi, segreteria regionale Pd e consigliere comunale – nuovo presidente di AEM, ad AN non va sottovalutata. Personalmente non ne ero a conoscenza. Non ho mai apprezzato dirigenti pubblici buoni per tutte le stagioni o amministrazioni. L’appartenenza politica influenza il modo di vedere e agire nella società e non è qualcosa che si possa spegnere a comando. Ad ogni modo il Cda di Aem è di nomina diretta del sindaco quindi Siboni risponderà a lui e alla maggioranza in consiglio comunale”. Gli fa eco Deo Fogliazza, già portavoce di Giancarlo Corada in Provincia e poi in Comune: “Trovo sempre più bizzarra la situazione. La giunta Perri dava ad Aem un presidente iscritto (poi non più) al PD. La giunta Galimberti lo sostituisce con un (ex??) An. Mi perplimo sempre di più. Ora mi aspetto che mi facciano lo spiego sull’autonomia del manager dalla politica. Il loro è dilettantismo approssimativo. Io conto poco o nulla, ma sull’accettazione di Albertoni come Presidente Aem confermato da Perri, ricordo che ci furono discussioni aperte negli organismi del Pd.  Avendo una memoria da elefante ricordo bene chi fu d’accordo e chi no. Per me, comunque, fu uno dei (numerosi) motivi che mi indussero a prendermi qualche tempo (cinque anni) sabbatico…”

Giuliana Biagi

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